Auto, per la Fiom serve un tavolo permanente sui grandi gruppi e la componentistica

Roma – L’incontro convocato questo pomeriggio al Mise ha visto la presenza di dirigenti anche del Ministero del Lavoro.

La Fiom ha proposto che il Governo costituisca una commissione permanente nazionale sull’auto che si focalizzi su grandi gruppi e componentistica.

È indispensabile un allargamento del confronto con le imprese

La Fiom ritiene che nel 2018 si determinerà una contrazione dei volumi di produzione di auto a meno di 700 mila con una inversione sui volumi degli anni precedenti di FCA con ricadute sui lavoratori che in molti stabilimenti rischiano di avere ulteriori effetti negativi sul l’occupazione.

Pomigliano, Mirafiori, Pratola Serra e Cento sono gli stabilimenti FCA che senza un allineamento tra ammortizzatori sociali e piano industriale, determinano rischi sempre più concreti sui lavoratori.

Inoltre è necessario affrontare con politiche industriali attive la transizione in corso sulle emissioni diesel a partire dagli stabilimenti di motori e componentistica che occupano 30 mila lavoratori tra cui la Bosch di Bari interessata dalla riduzione dei volumi, ma anche le crisi come Honeywell e Ex OM Carrelli, come chiesto anche dagli altri sindacati.

La Fiom ha ribadito che il Governo per il ruolo importante di Magneti Marelli avvii un tavolo per la tutela dei lavoratori e per investire sulle competenze innovative.

Indispensabile intervenire sul mercato

Il primo passo compiuto oggi con il Mise è stato utile per l’avvio di un confronto che serva a decidere le politiche industriali a fronte della trasformazione del settore nella produzione del servizio della mobilità.

Investimenti pubblici devono servire a implementare l’occupazione e gli ammortizzatori sociali devono accompagnare gli investimenti.

“Il Governo si è impegnato a riconvocare il tavolo nelle prossime settimane”

La Fiom ha proposto che si concretizzi un piano di ammodernamento del parco auto pubblico con auto eco che generino occupazione in Italia”, lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive.

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