NAPOLI – Se qualcuno nel Pd sperava nel disgelo fra il governatore Vincenzo De Luca e la segretaria nazionale Elly Schlein sarà rimasto deluso. L’iniziativa in programma venerdì e sabato prossimi a Napoli non sarà certamente l’occasione per un – comunque improbabile – riavvicinamento e l’isolamento della Schlein nel partito è sempre più lampante. L’organizzazione dell’incontro di Napoli sull’autonomia differenziata è fonte di imbarazzo per il Pd: fino a pochi giorni fa si diceva che De Luca non sarebbe stato invitato. Alla fine, però, la segretaria deve essersi resa conto che sarebbe stato un atto di guerra e ha fatto un altro dietrofront. Nelle scorse ore l’invito è arrivato (verosimilmente dal commissario regionale Antonio Misiani, peraltro bastonato nei giorni scorsi dallo Sceriffo) ma dall’entourage del governatore fanno sapere che la partecipazione è esclusa.
E anche la Schlein sembra crederci poco: ieri ha osservato che “l’iniziativa a Napoli è l’iniziativa di un partito unito e compatto contro l’autonomia differenziata”, sena citare il governatore. Certo non è usuale che un presidente di Regione diserti un’iniziativa del suo stesso partito (oltretutto è annunciata la partecipazione dei governatori dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e della Puglia Michele Emiliano), ma la segretaria non è nuova a simili flop. L’incontro dell’11 giugno fra i due non è servito certo a calmare le acque: De Luca ha chiesto di ripristinare la democrazia nel partito, riaprendo il tesseramento e prevedendo in tempi brevi il congresso regionale, ma la segretaria ha preso tempo. Pochi giorni dopo sono arrivati gli attacchi di De Luca e del suo vicepresidente Fulvio Bonavitacola ai commissari regionale e casertano del partito Misiani e Susanna Camusso.
“Ci ritroveremo per difendere la sanità pubblica, la scuola, i servizi alle persone – si legge in una nota del partito – Per ribadire la nostra netta contrarietà al disegno di legge Calderoli, perché senza il Mezzogiorno l’Italia non cresce”.
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