MILANO – “Si possono rinvenire decine di mie dichiarazioni contro l’idea di una Italia a due velocità. Pur nel rispetto della Costituzione che prevede la possibilità per le regioni di invocare maggiore autonomia, ritengo che prima occorra una omogenizzazione degli aspetti infrastrutturali ed economici del Paese”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera, Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana che spiega si sentirsi “più vicino a Emiliano e De Luca”, rispettivamente presidenti di Puglia e Campania.
“Non solo per le coordinate geografiche legate alle condizioni sociali del nostro Mezzogiorno, ma anche per quanto dicono e fanno”.
Schifani ha fatto sapere che incontrerà entrambi “lunedì a Milano, con gli altri presidenti e parleremo. Anche perché martedì a Monza tutti vedremo il capo dello Stato. E di questo occorre discutere”.
Dal Veneto e dalla Lombardia, Zaia e Fontana “fanno battaglie per il loro territorio esaltando una capacità tributaria maggiore, ma su alcune funzioni essenziali come scuola e sanità non possono esistere professori e medici più pagati e quindi più motivati al Nord, a scapito del Sud”.
“Se in passato gli amministratori del Sud non hanno fatto buon utilizzo delle risorse pubbliche non possono essere i cittadini di oggi e di domani a subirne le conseguenze. Questi ultimi hanno gli stessi diritti ad ottenere prestazioni omogenee”, aggiunge.
(LaPresse)