L’AQUILA – Torna lo spettro di un nuovo aumento dei pedaggi che scatterà il primo luglio, sulle autostrade abruzzesi che collegano a Roma, se non si correrà subito e di nuovo ai ripari. Per questo i 113 sindaci dei Comuni di Lazio e Abruzzo insistono nel chiedere un tavolo istituzionale al Governo inviando una lettera al premier Mario Draghi. Da oltre 4 anni, questi amministratori sono impegnati anche per la messa in sicurezza dell’importante collegamento viario e contro il ‘caro pedaggi’ di A 24 e A 25 tra le autostrade più costose d’Italia. I sindaci chiedono di conoscere “i provvedimenti adottati e che il Governo nazionale intende adottare, in tempi brevi, per evitare un nuovo salasso ai cittadini”.
È scritto così nella missiva indirizzata anche al ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in cui è stato domandato un confronto per l’adozione di provvedimenti definitivi per la determinazione di un ‘equo pedaggio’ e la programmazione di investimenti volti a garantire la messa in sicurezza delle 2 autostrade classificate come infrastrutture strategiche ai fini della protezione civile dalla legge 228/2012. ‘Ulteriori ritardi decisionali non farebbero altro che danneggiare territori dal fragile tessuto sociale e produttivo, zone interne e periferiche dell’Italia centrale già duramente colpita da tragici eventi sismici e da sempre in lotta contro lo spopolamento, l’impoverimento delle famiglie e l’arretramento della competitività delle imprese – hanno concluso i 113 amministratori – È necessario e doveroso per i tanti cittadini che rappresentiamo adottare una soluzione definitiva”.