AVERSA- In consiglio comunale, si è verificato un evento politico di risonanza: la fine dell’esperienza amministrativa dell’attuale sindaco, Alfonso Golia, che ha portato ad una svolta nell’assetto politico locale. L’epilogo si è consumato durante una seduta del consiglio comunale, in cui si discuteva il Bilancio di previsione. L’ex membro del Movimento 5 Stelle e presidente del Consiglio, Roberto Romano, ha scelto di astenersi dal voto, segnando così la fine dell’era Golia nell’amministrazione cittadina. La votazione ha registrato dodici voti a favore, che rappresentavano la maggioranza, e altrettanti dodici contrari, espressione dell’opposizione, con l’astensione di Romano a determinare l’esito finale. Questa situazione di stallo ha costretto il sindaco Golia a prendere una decisione drastica: rassegnare le dimissioni. Nel corso della seduta, Golia ha ufficializzato le dimissioni, consegnandole prima al segretario comunale e poi depositandole al protocollo del Comune. Il motivo principale addotto dal sindaco è stato la mancanza di una maggioranza coesa per sostenere il suo governo. L’attuale scenario politico apre la strada a nuovi sviluppi, compresa la nomina di un commissario prefettizio che gestirà l’amministrazione della città fino alle prossime elezioni. La situazione è stata preceduta da incontri politici, telefonate e vertici della maggioranza, ma la mancata presenza di Roberto Romano alla riunione ha sconvolto l’equilibrio politico. La città ora aspetta la diffida da parte del prefetto per la mancata approvazione del Bilancio, e una volta che saranno trascorsi i venti giorni previsti dalla legge, le dimissioni del sindaco Golia diventeranno effettive. Durante la dichiarazione di voto, Golia ha voluto esprimere la sua gratitudine verso la città, la famiglia, e gli amici, oltre a ringraziare tutte le componenti politiche presenti nel consiglio comunale. Nel corso del suo intervento, il sindaco ha avuto parole di riconoscimento anche per il consigliere Roberto Romano, il quale nel 2020 aveva espresso la sua fiducia in Golia, consentendogli di superare ostacoli e raggiungere mete più sicure. Golia ha voluto ringraziare Romano non solo per questo, ma anche perché, con la sua dichiarazione di voto, ha evidenziato una differenza di approccio politico. Il sindaco ha dichiarato di avere la coscienza serena, affermando di aver dato il massimo di sé stesso nella sua gestione amministrativa. Ha poi rivolto un ultimo appello al Consiglio: “Ho rassegnato le dimissioni. Da questo momento in poi, non ricoprirò più il ruolo di sindaco della città, la quale perderà delle opportunità importanti. Sono dispiaciuto, ma al contempo sereno. Avevo invitato tutti a votare favorevolmente il documento contabile. Il mio amore per Aversa non verrà mai meno, nemmeno a seguito di un’astensione”, ha concluso Golia. La situazione politica di Aversa rimane ora in bilico, con l’attesa della diffida da parte del prefetto e la nomina di un commissario prefettizio che gestirà l’amministrazione comunale fino alle prossime elezioni. Va notato che Alfonso Golia è il terzo sindaco consecutivo di Aversa a non completare il proprio mandato, seguendo le orme di chi l’ha preceduto (de Cristofaro e Sagliocco). L’ultimo sindaco ad aver governato per due mandati consecutivi, totalizzando dieci anni di mandato, è stato Domenico Ciaramella.
Il consigliere Oliva: “Una vittoria per Aversa”
L’uscita di scena del sindaco Alfonso Golia ha scatenato diverse reazioni da parte dei rappresentanti politici locali. Il presidente della commissione Trasparenza, Gianluca Golia, ha commentato l’uscita di Golia, definendola come il risultato della sua presunzione politica e della sua impreparazione. Ha accusato l’amministrazione di essere la peggiore mai vista ad Aversa, sottolineando la necessità di un governo successivo più attento ai problemi della città. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva, ha festeggiato la caduta di Golia, definendola una vittoria per la città. Ha elogiato il presidente del consiglio, Roberto Romano, per aver preso la decisione di staccare la spina a Golia e al Partito democratico. L’ex presidente del consiglio comunale Romano ha sottolineato che la città è finalmente libera da un’amministrazione inefficace e irresponsabile, sperando che il nuovo sindaco sia in grado di assumersi le responsabilità del suo ruolo. La consigliera comunale Olga Diana ha criticato Romano, accusandolo di aver preso la poltrona in quota Moderati senza essersi mai ufficialmente unito al partito. Lo ha invitato ad abbandonare l’Aula durante i lavori. Il presidente della commissione Lavori pubblici, Pasquale Fiorenzano, ha definito l’azione di Romano come un “delitto perfetto” e ha annunciato che la loro visione politica continuerà a essere presente nel campo politico. Il consigliere Clotilde Criscuolo: “Portare in Consiglio un bilancio di previsione nel mese di ottobre è un fallimento in sé. E’ di fatto certificare il fallimento di un’amministrazione. Oggi (ieri, ndr)), il capro espiatorio della maggioranza è stato il presidente. Ma la verità è che questa amministrazione è stata vittima dei propri giochi. Quando hanno eletto il Presidente, era chiaro e ne erano consapevoli di avere una spada di Damocle sulla testa. Oggi, quella spada li ha trafitti”. L’ex consigliere comunale Francesco Di Virgilio ha dichiarato che l’amministrazione di Aversa è caduta a causa della sua inadeguatezza e inettitudine. Ha criticato i continui cambi di poltrone e gli screzi interni che hanno portato alla mancata approvazione del bilancio, definendo questo il punto più basso per Aversa. L’ex presidente del Consiglio, Carmine Palmiero: “Finalmente la città è libera da un’amministrazione che aveva come unico collante la poltrona. Inefficienza, inefficacia e irresponsabilità hanno contraddistinto il percorso della maggioranza. Ora tocca agli aversani scegliere la nuova guida, spero che il nuovo Sindaco abbia il coraggio di assumere le responsabilità proprie di un primo cittadino”. Queste reazioni riflettono il clima politico a Aversa dopo la caduta dell’amministrazione Golia e indicano la necessità di una nuova guida per la città.