AVERSA – Sara Vargetto, giovane e determinata atleta paralimpica, sarà la madrina d’eccezione della Stranormanna, la storica gara podistica che si terrà domani ad Aversa, partenza alle 8.30 parco “Pozzi”. Un evento molto sentito nella “Città delle Cento Chiese”, che celebra lo sport come strumento di inclusione e di rinascita personale. Sara non sarà solo madrina, ma anche protagonista attiva della competizione: percorrerà i dieci chilometri della gara, che attraverserà i suggestivi vicoli del centro storico di Aversa, un luogo intriso di storia e cultura. Sara Vargetto è un esempio di coraggio e forza. Nonostante la sua giovane età, può vantare il titolo di campionessa Italiana di Atletica Leggera in carrozzina, sia indoor che outdoor, nelle categorie di velocità sui 60, 100, 200 e 400 metri, nella Categoria L4F. Tesserata per l’Athletica Vaticana, ha conquistato numerosi traguardi che ne fanno un simbolo di eccellenza nello sport paralimpico. Aversa è una città speciale per Sara, non solo per la sua bellezza, ma anche per il valore simbolico che la Stranormanna rappresenta. “Lo sport è vita – dice con passione – ti dà una forza e una carica che ti permettono di superare qualsiasi difficoltà. Aversa è una città che amo, e torno sempre volentieri per partecipare alla Stranormanna (Sara sarà ‘scortata’ in gara dal papà Paolo e da Leopoldo Rossi), una gara che ha un fine nobile: disabilitiamo la disabilità”. Una frase che riassume perfettamente lo spirito con cui questa giovane campionessa affronta la vita e le sue sfide quotidiane. Sara convive con una malattia cronica, l’Artrite Idiopatica Giovanile, una condizione che non le ha mai impedito di coltivare le sue passioni. “Grazie allo sport ho ottenuto la mia rinascita – racconta – una vittoria non solo nello sport, ma anche nella vita di tutti i giorni. Lo sport mi ha aiutata tantissimo, sia dal punto di vista fisico, migliorando le mie abilità motorie, sia psicologicamente, rendendomi più forte e determinata. Per questo dico a tutti di praticare sport, perché è una vera fonte di energia e positività”. La Stranormanna è molto più di una semplice gara. Si tratta di un progetto che ha un cuore pulsante, rappresentato da Peppe Andreozzi, anima dell’evento, che ha saputo trasformarlo in un’occasione di inclusione e solidarietà. L’obiettivo è proprio quello di far emergere il potere dello sport come strumento capace di abbattere le barriere, fisiche e mentali, che separano le persone con disabilità dal resto della società. Per Sara, questa gara rappresenta una tappa importante nel suo percorso sportivo e personale. “In questo periodo mi sto allenando molto su pista per i campionati di società che si terranno il 12 e 13 ottobre a Roma”, ha spiegato. Ma la Stranormanna è sempre un appuntamento speciale per lei: “Ad Aversa sono pronta per fare un’ottima gara. Lo sport ha l’incredibile potere di includere la disabilità, mi ha dato una seconda vita, una rinascita che mi ha permesso di affrontare tutto con maggiore consapevolezza e serenità”. Il percorso di Sara Vargetto, tra sfide personali e successi sportivi, è un esempio di come lo sport possa essere un motore di cambiamento e di rinascita. “Mi ha aiutata sia fisicamente, migliorando le mie capacità motorie, sia psicologicamente, facendomi crescere e maturare come persona”, ha concluso la giovane atleta. Un messaggio di speranza e di forza che arriva forte e chiaro da una campionessa che continua a ispirare chiunque la incontri, dentro e fuori dalla pista.