Aversa. Tentata violenza sessuale, arrestato Pozzi

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AVERSA – Alfredo Maria Pozzi, commerciante di Aversa, è stato arrestato dai carabinieri di Aversa in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte di Appello di Sassari. Il commerciante Pozzi dovrà scontare un anno e dieci mesi di reclusione per il reato di tentata violenza sessuale commesso a Porto Cervo nel 2012. La vicenda risale alla notte tra il 3 e il 4 ottobre del 2012, quando Alfredo Maria Pozzi, dopo una serata di festa con gli amici in un locale della Costa Smeralda in Sardegna, rientrò a casa intorno alle 3 del mattino. Secondo l’accusa, Alfredo Maria Pozzi si introdusse nella camera da letto della colf, che dormiva nella villa della famiglia a Porto Cervo, e, dopo averle strappato la camicia da notte, tentò di abusare di lei. La donna, urlando e cercando di divincolarsi, fu aggredita, secondo l’accusa, dal commerciante con calci e pugni. Nonostante le violenze subite, la colf riuscì prima a rifugiarsi nella camera da letto della madre di Pozzi e poi fuggire in strada, sotto shock e ferita, venne soccorsa da una pattuglia di vigilantes del Consorzio Costa Smeralda, che la trovò per strada in lacrime. La colf fu immediatamente trasportata dagli uomini della vigilanza privata in ospedale per le cure del caso e dimessa dal pronto soccorso dopo qualche ora. Il commerciante Alfredo Maria Pozzi fu arrestato dai carabinieri, dopo la denuncia della vittima e delle prime indagini, con l’accusa di violenza sessuale e posto agli arresti domiciliari. In seguito, il commerciante venne condannato a due anni e tre mesi di reclusione per tentata violenza sessuale. Il pubblico ministero aveva richiesto una pena di tre anni e quattro mesi, ma il collegio, presieduto da Caterina Interlandi, derubricò l’accusa da violenza sessuale a tentata violenza sessuale, riducendo così la pena. La vittima, costituitasi parte civile con l’avvocato Ivano Iai, ha trovato il suo sostegno legale nell’aver ottenuto giustizia dopo anni di attesa. La vicenda, avvenuta dopo una notte di festa del commerciante aversano con degli amici, aveva sconvolto la comunità locale e avrebbe avuto, secondo l’accusa, ripercussioni significative sulla vita della vittima, che ha dovuto affrontare non solo le ferite fisiche, ma anche un trauma psicologico profondo per la tentata violenza. La denuncia della vittima alle forze di polizia rappresenta un passo importante nella lotta contro la violenza di genere e dimostra che, nonostante il passare degli anni, la giustizia può essere ancora raggiunta per le donne di crimini così gravi. La condanna del commerciante Alfredo Maria Pozzi, per l’accusa, è il risultato di una lunga indagine che ha visto il coinvolgimento delle forze dell’ordine, della magistratura e dei legali della parte civile.
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