Aviaria, morto 59enne in Messico: è il primo decesso al mondo

An ultra-Orthodox Jewish boy has an identity check before before receiving a COVID-19 test by medical personnel wearing protective gear as part of the government's measures to help stop the spread of the coronavirus in the orthodox city of Bnei Brak, a Tel Aviv suburb, Israel, Tuesday, March 31, 2020. The new coronavirus causes mild or moderate symptoms for most people, but for some, especially older adults and people with existing health problems, it can cause more severe illness or death.(AP Photo/Ariel Schalit)

In una nota ufficiale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato il primo caso al mondo di morte umana causata dal virus dell’influenza aviaria A (H5N2). La vittima è un uomo di 59 anni residente in Messico, affetto da diverse patologie pregresse. Il decesso, segnalato dalle autorità sanitarie messicane il 23 maggio, ha sollevato preoccupazioni ma l’OMS rassicura: il rischio per la popolazione generale è attualmente considerato “basso”.
L’uomo aveva manifestato i primi sintomi a partire dal 17 aprile, tra cui febbre, dispnea, diarrea, nausea e un malessere generale. Nonostante gli sforzi medici, le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso.
Secondo l’OMS, il ceppo H5N2 è distinto dal più noto H5N1, che recentemente ha causato un’epidemia tra i capi di bestiame negli Stati Uniti e infettato tre lavoratori di aziende casearie. Dettaglio cruciale per comprendere le dinamiche di trasmissibilità e virulenza del virus H5N2 rispetto all’H5N1.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome