LONDRA – Mistero sul ritrovamento di un uomo e una donna apparentemente avvelenati da una sostanza ancora da definire. La polizia antiterrorismo del Regno Unito sta indagando sull’episodio avvenuto vicino Salisbury, nell’area dove furono avvelenati l’ex spia russa Sergei Skripal e la figlia Yulia. Le due persone sono in condizioni critiche. Una nota della polizia fa sapere che gli ufficiali dell’ antiterrorismo stanno “lavorando con i colleghi della Wiltshire Police”. Scotland Yard ha anche spiegato che è stata rilevata la presenza della “sostanza sconosciuta”, facendo riferimento ai “recenti fatti avvenuti a Salisbury” a marzo.
La polizia: sostanza sconosciuta
I due pazienti “stanno attualmente ricevendo cure per sospetta esposizione a una sostanza sconosciuta all’ospedale del distretto di Salisbury”, ha detto la polizia del Wiltshire. Si tratta di un uomo e una donna di 40 anni, trovati incoscienti sabato scorso in una casa nel villaggio di Amesbury, a circa 12 chilometri da Salisbury. La polizia del Wiltshire ha affermato di aver inizialmente sospettato che le due persone fossero state male dopo aver usato “probabilmente eroina o crack da una partita contaminata”. Tuttavia, sono in corso “ulteriori test”.
Isolate le zone dove erano stati i due
Cordoni di sicurezza sono stati creati intorno alle aree dove le due persone sono andate prima di stare male, ha detto la polizia. La sicurezza è stata aumentata sia ad Amesbury che a Salisbury. Secondo un portavoce dell’agenzia per la salute pubblica Public Health England, non c’è “un rischio significativo per la salute pubblica in generale”.
A marzo il caso Skripal
Sergei e Yulia Skripal sono stati trovati accasciati su una panchina il 4 marzo nella città nel sud-ovest dell’Inghilterra dove l’ex spia viveva. L’episodio ha scatenato una seria crisi diplomatica tra Mosca e Londra, che sostiene sia stato usato un agente nervino sovietico soprannominato novichok. I due sono stati trattati per un lungo periodo prima di essere dimessi dall’ospedale di Salisbury.