Milano, 8 nov. (AWE/LaPresse) – Cala a 111,9 milioni di euro, dai 156,2 milioni dell’anno precedente, l’utile netto consolidato realizzato da Azimut Holding nei primi nove mesi del 2018. In decremento anche i ricavi consolidati, che passano a 566 milioni di euro dai 592 milioni dei primi tre trimestri del 2017. La posizione finanziaria netta consolidata a fine settembre 2018 risulta negativa per 42,9 milioni. In miglioramento rispetto ai -57 milioni del 30 giugno 2018 . Lo rende noto la società, il cui cda ha approvato oggi il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre. Nei primi nove mesi, segnala una nota, sono stati erogati dividendi ordinari per circa 262 milioni, di cui circa 131 milioni per cassa e circa 131 milioni mediante l’assegnazione di azioni proprie. Inoltre, sono state eseguite ulteriori tranche di buyback per circa 40 milioni e sono state fatte acquisizioni per curca 23 milioni.
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“I risultati del periodo hanno risentito dell’incertezza dell’andamento dei mercati che continuiamo a monitorare alla ricerca delle migliori opportunità per favorire la diversificazione del patrimonio dei nostri clienti, offrendo loro le più adeguate e innovative soluzioni di investimento”, commenta il ceo del gruppo, Sergio Albarelli. “La solidità e flessibilità del nostro modello di business – sottolinea – ci permettono inoltre di anticipare i trend di settore e proporci, attraverso la piattaforma integrata di asset management e advisory di Azimut Libera Impresa Sgr, come punto di riferimento per investitori e imprese”.