NAPOLI – Al parco Conocal dopo decine di arresti i boss dei D’Amico e dei De Micco-De Martino hanno lasciato lo scettro ai rampolli ventenni, che sono armati fino ai denti e fanno di tutto. Anche rapine e scippi. Aggressivi e spavaldi. Non hanno regole. Soprattutto controllano il perimetro del territorio con decine di stese. Se incontrano i rivali, sparano ad alzo zero.
Le mini faide
E basta poco per scatenare mini faide nelle palazzine. Come una banale lite tra ragazzi in strada. Escono di casa armati di pistole. Pattugliano i rioni fino all’alba. Lo fanno anche per farsi vedere: significa ‘qui ora ci siamo noi e comandiamo’. Lo raccontano le ultime informative delle forze dell’ordine. I ferimenti recenti rientrano in questo scenario. Difficile per le forze dell’ordine militarizzare il quartiere: i fatti accadono la notte, quando ci sono poche pattuglie in giro.
Il blitz
Pochi giorni fa qui c’è stato un blitz della squadra mobile con due ragazzi arrestati e una pistola sequestrata. Un tempo i boss vietavano scorribande e rapine, per evitare i riflettori delle forze dell’ordine. Adesso non ci sono più regole, perché i babyboss fanno quello che vogliono, in assenza dei capi. Un rapido ricambio generazionale, che promette scintille. Non è ancora chiaro quale sia il perimetro d’azione delle nuove leve: gli inquirenti sospettano che non si allontanino troppo dal Conocal. Ma è un fatto che qui ormai hanno piena autonomia.
I vecchi ras ridimensionati
I vecchi ras non hanno la forza, né la volontà di muovere guerra agli emergenti. La Procura ha assestato duri colpi ai clan con decine di arresti. Basta citare quello di Marco De Micco ad aprile. Tra i pochi scarcerati nell’ultimo periodo c’è Francesco De Martino XX. Così i babyboss oggi si muovono come padrini: indossano abiti come quelli nei film sulla criminalità. Veri ras in erba. Gli investigatori sanno che i ventenni per emergere devono farsi notare (in senso negativo) e sono pronti a tutto. E’ il pericolo che arriva dal Conocal.
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