NAPOLI – Si svolgerà questa mattina l’interrogatorio di garanzia del badante, che ha confessato quattro omicidi con sedativi e antidolorifici. I magistrati non escludono sviluppi importanti nell’interrogatorio di Mario Eutizia, che si svolgerà nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. E’ ristretto nel padiglione Volturno, dove viene curato.
E’ assistito dall’avvocato Gennaro Romano. Il 48enne del quartiere Vasto ha confessato di aver ucciso quattro pazienti anziani, perché non voleva vederli più soffrire. Gli avrebbe somministrato dosi quadruplicate. Ha spiegato al magistrato che negli ultimi dodici anni ha assistito trenta anziani. Sugli altri non si è espresso. Ma è probabile che questa mattina il magistrato gli ponga delle domande in merito.
La Procura lo ha descritto come un ‘angelo della morte’. Lui provava sollievo, dopo aver somministrato massicce dosi di sedativi e antidolorifici agli anziani: arrivavano alla morte lentamente e soprattutto senza sospetti. Mai una denuncia, o un’accusa nei suoi confronti. Fino a giovedì mattina, quando Eutizia si è presentato ai carabinieri a Caserta, dopo aver dormito su una panchina nel centro cittadino. Lo avrebbe fatto “per pietà e misericordia cristiana” nei confronti dei suoi assistiti, anziani e sofferenti. Gli è stato chiesto perché si fosse consegnato ai carabinieri. Ha risposto: “Devo essere aiutato a fermarmi, altrimenti lo rifarei”. Ora sono in corso accertamenti tecnici e probabilmente le due vittime più recenti saranno riesumate. Serve un riscontro alle dichiarazioni del 48enne.
In ogni caso le sue affermazioni andranno verificate punto su punto. E sono in corso verifiche sugli altri assistiti dal 48enne negli ultimi 12 anni. Nelle carte dell’inchiesta si legge che “negli ultimi dodici anni, nonostante non avesse alcun titolo professionale abilitante”, l’indagato – separato, con una figlia e senza fissa dimora – “ha svolto le mansioni di badante in diversi comuni dell’Italia centrale e meridionale”. Ha confessato 4 omicidi. Il primo il 4 marzo 2024 a Vibonati. La vittima è Gerardo Chintemi, 95 anni. Il secondo nel dicembre 2023 a Casoria, la vittima è Luigi Di Marzo, 88 anni. Ma non ricorda i nomi di altre due vittime a Latina nel 2014. Sono in fase di identificazione. Ha fornito i nomi di familiari.