Baia Domizia, l’ombra dello spaccio dietro le risse tra baby gang

Baia Domizia, l'ombra dello spaccio dietro le risse tra baby gang
Baia Domizia, l'ombra dello spaccio dietro le risse tra baby gang

SESSA AURUNCA – Il mare decente, il caldo torrido, la voglia di mettersi alle spalle le restrizioni della pandemia, il desiderio di sfruttare la costa a pochi chilometri da casa senza dover oltrepassare il Garigliano. Mischiando il tutto, il risultato che sta venendo fuori in questi mesi per il Litorale è ottimo: un flusso costante di turisti che porta denaro. Ma quando si spostano grandi masse arrivano pure i problemi, come quelli che recentemente si stanno registrando a Baia Domizia: le zuffe, soprattutto ad ora tarda, stanno diventando cicliche. C’è tensione in alcune aree del territorio. E ad alimentarla, a quanto pare, non è solo la movida, che a volte degenera in scazzottate perché qualcuno ha bevuto un bicchiere di troppo: a creare fibrillazione ci sarebbe, invece, la contesa per lo spaccio di droga. A battersi per ottenere il controllo dello smercio di narcotici, stando alle informazioni che abbiamo acquisito, sono in tre: c’è un’ala composta da pusher del posto, già attiva nell’entroterra nei periodi non estivi, una proveniente dall’Agro aversano e, a completare la terna, c’è quella che sarebbe legata ai gruppi marcianisani. 

L’arrivo di tanti turisti sulla costa (che sia con la formula della ‘toccata e fuga’  o prendendo una casa vacanza poco cambia), fisiologicamente determina una maggiore richiesta di stupefacenti. E per la criminalità uno scenario del genere significa avere tra le mani un’importante occasione di guadagno. E, altro aspetto da considerare, in un contesto come quello attuale, dove per le organizzazioni di malviventi non gira, fortunatamente, molto bene (grazie all’impegno delle forze dell’ordine), la possibilità di tuffarsi in un business redditizio, in questo caso lo spaccio di droga, fa gola a tanti. Del resto, in situazioni di ‘fame’, tutti si buttano in modo selvaggio  sull’unico piatto dove c’è del cibo. Ed è così che nasce la guerriglia. 

Il consumo di narcotici è in netto aumento. La domanda cresce nonostante le numerose indagini condotte dalle Procura di S. Maria Capua Vetere e dalla Direzione distrettuale di Napoli tese a disarticolare le varie reti di spacciatori che sfociano sempre in numerosi arresti. A questo punto è evidente che servono azioni diverse: la repressione da sola non basta. Se si vuole combattere la droga bisogna educare i più giovani ad un concetto chiaro che rischia di essere dimenticato: gli stupefacenti fanno male.

Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Lorenzo Di Iorio, per arginare le scazzottate che vanno in scena a Baia Domizia, legandole perlopiù alla movida, ha firmato un’ordinanza per limitare gli orari di vendita e somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Dalle 23 comprare d’asporto liquori, birra e simili è vietato. E dalle 3 alle 6 non potranno essere consumati neppure all’interno dei locali.

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