CUNEO – Laura Bovoli, la madre dell’ex premier Matteo Renzi, è stata rinviata a giudizio dal Tribunale di Cuneo per concorso in bancarotta fraudolenta.
La ricostruzione dei fatti
L’accusa nei confronti della Bovoli sono di concorso in bancarotta fraudolenta per i contatti con una società del Cuneese, la Direkta srl, che è stata dichiarata fallita nel maggio del 2014. La ditta è stata coinvolta in una vicenda relative a fatture false. L’amministratore della società, Mirko Provenzano, è già stato condannato per reati fiscali e ha patteggiato per il reato di bancarotta.
La posizione dell’avvocato difensore della madre di Renzi
Ostenta tranquillità l’avvocato Federico Bagattini, legale dei genitori di Matteo Renzi, in merito al rinvio a giudizio deciso dal Tribunale di Cuneo nei confronti di Laura Bovoli, madre dell’ex premier. “Il rinvio a giudizio – ha fatto sapere l’avvocato all’agenzia LaPresse – era ampiamente previsto. Ci difenderemo in dibattimento”.
Indagata insieme al marito Tiziano per un altro caso di bancarotta fraudolenta e per fatture inesistenti
Laura Bovoli è attualmente indagata anche da un’altra Procura, quella di Firenze. Indagato anche il marito, Tiziano Renzi. Entrambi rispondono di bancarotta fraudolenta e fatture inesistenti (CLICCA QUI). Secondo quanto emerso dall’indagine, i genitori dell’ex premier avrebbero provocato “dolosamente” il fallimento di tre cooperative dopo averne svuotato le casse, ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro. Sono aziende collegate alla “Eventi 6”, la società della famiglia Renzi.