ROMA – Banche, Abi: oltre 560 milioni investiti in sicurezza fisica nel 2018. Sempre più alta l’attenzione delle banche italiane in materia di sicurezza. Oltre 560 milioni di euro gli investimenti stanziati nel 2018 per la protezione delle filiali, la gestione del contante e le polizze assicurative.
È quanto emerge dall’ultimo Rapporto sulle spese sostenute dal settore bancario per la sicurezza. Redatto da OSSIF – il centro di ricerca dell’Abi sulla sicurezza anticrimine- in base ai dati forniti da 60 banche aderenti rappresentative del 58% in termini di sportelli. Secondo lo studio le spese sostenute per garantire alla clientela filiali ancora più protette e sicure. Attraverso misure di prevenzione antirapina e antifurto, hanno rappresentato il maggior investimento con oltre 281 milioni di euro, pari al 50,2% del totale.
Seguono le spese per la gestione del contante – trasporto e trattamento dei valori – che sono state pari ad oltre 242 milioni di euro (43,3%). E le spese destinate ai premi assicurativi, per i quali è stato sostenuto un onere di oltre 36 milioni di euro (6,5%).
Il rapporto OSSIF sottolinea che tra le spese destinate alla protezione delle proprie filiali le banche hanno equidistribuito il proprio budget tra le misure di sicurezza (acquisto/installazione/manutenzione impianti). Per un importo complessivo di oltre 142 milioni di euro (25,4% del totale e pari ad una media 5,6 mila euro a sportello). E i servizi di vigilanza per un totale di 139 milioni di euro (24,8% e pari a 5,4 mila euro a sportello). Per quanto riguarda le attività dedicate alla gestione del contante prevalgono le spese destinate al trasporto dei valori (29,4). Seguite da quelle per il trattamento dei valori (13,9%).
(LaPresse)