Banche, Mattarella firma la legge sulla commissione d’inchiesta

Il monito del presidente della Repubblica: "Bce e Bankitalia non possono accettare istruzioni dai governi"

Francesco Ammendola / LaPresse in foto Sergio Mattarella

ROMA – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ho promulgato la legge Istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Il capo dello Stato ha inviato ai Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e della Camera dei Deputati, Roberto Fico, la seguente lettera: “Onorevole Presidente, ho promulgato la legge ‘Istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario’ approvata dal Senato della Repubblica il 7 novembre 2018 e dalla Camera dei deputati il 26 febbraio 2019, che mi è stata trasmessa dal Governo il 1° marzo successivo”.

La lettera

“L’eventualità – continua la lettera – che soggetti, partecipi dell’alta funzione parlamentare ma pur sempre portatori di interessi politici, possano, anche involontariamente, condizionare, direttamente o indirettamente, le banche nell’esercizio del credito, nell’erogazione di finanziamenti o di mutui e le società per quanto riguarda le scelte di investimento si colloca decisamente al di fuori dei criteri che ispirano le norme della Costituzione”.E ancora: “Non è in alcun modo in discussione, ovviamente, il potere del Parlamento di istituire commissioni di inchiesta in settori della vita istituzionale, economica o sociale, tenendo conto, peraltro, dei limiti all’attività delle commissioni derivanti dalla Costituzione e puntualmente indicati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale. Non può, tuttavia, passare inosservato che, rispetto a tutte le banche, e anche agli operatori finanziari, questa volta viene, tra l’altro, previsto che la Commissione possa ‘analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento’. Queste indicazioni, così ampie e generali, non devono poter sfociare in un controllo dell’attività creditizia, sino a coinvolgere le stesse operazioni bancarie, ovvero dell’attività di investimento nelle sue varie forme”.

Le considerazioni del presidente

“Ricordo – ha scritto Mattarella – che né le banche centrali né, tantomeno, la Banca centrale europea possono sollecitare o accettare istruzioni dai governi o da qualsiasi altro organismo degli Stati membri”. “Occorre evitare – ha detto ancora il capo dello Stato –  il rischio che il ruolo della Commissione finisca con il sovrapporsi – quasi che si trattasse di un organismo ad esse sopra ordinato – all’esercizio dei compiti propri di Banca d’Italia, Consob, IVASS, COVIP, Banca Centrale Europea”. Lo scrive il presidente Sergio Mattarella nella lettera sulla Commissione di inchiesta sulle banche inviata ai Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e della Camera dei Deputati, Roberto Fico. “Ciò urterebbe con il loro carattere di Autorità indipendenti, sancito, da norme dell’ordinamento italiano e da disposizioni dell’Unione Europea, vincolanti sulla base dei relativi trattati – aggiunge il Capo dello Stato – Provocherebbe, inoltre, grande incertezza tra gli operatori sottoposti a vigilanza su quale sia l’organismo cui fare riferimento e quali le indicazioni da osservare, anche considerando che l’attività della Commissione è prevista per l’intera durata della Legislatura”.

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