Banco Bpm vola in Borsa dopo l’addio di Fratta. Il mercato guarda a M&A

L'attuale presidente del gruppo decide di non ricandidarsi per il nuovo cda, dopo un percorso di oltre 20 anni all'interno dell'istituto

MILANO – L’era di Carlo Fratta Pasini in Banco Bpm giunge al termine. L’attuale presidente del gruppo decide di non ricandidarsi per il nuovo cda, dopo un percorso di oltre 20 anni all’interno dell’istituto oggi guidato da Giuseppe Castagna. Per Banco Bpm “si avvia un nuovo ciclo”, per questo “ho deciso di non candidarmi”, spiega l’avvocato veronese di 64 anni.

Una nuova era per Banco Bpm

Una nuova era che potrebbe condurre anche verso nuove aggregazioni, come quella chiacchierata – e più volte smentita – con Ubi. Intanto Fratta Pasini è sicuro che l’istituto di Piazza Meda abbia proprio “uomini” e “mezzi” per poter essere “protagonista” di un futuro percorso di aggregazioni che si svilupperà nella Penisola. Parole che fanno salire il titolo di Banco Bpm in chiusura del 5,43% a 2,08 euro. Scatta anche il titolo di Ubi, che chiude in rialzo del 3,22% a 2,95 euro.

Tempo di bilanci

Per il presidente uscente è tempo di bilanci. Quello degli anni trascorsi in Bpm presenta “luci e ombre”, anche se “in questo momento – assicura il dirigente – prevalgono di gran lunga le luci”. Avvocato veronese classe 1956, Fratta Pasini inizia la sua esperienza nel mondo bancario nel 1995, quando diventa consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Verona – Banco S.Geminiano e S.Prospero.

Ne assume la vicepresidenza dal 1996 e la presidenza nel 1999, alla morte dello storico presidente Giorgio Zanotto. Adesso Fratta Pasini è pronto a lasciare al suo successore “una banca che ha attraversato grandi cambiamenti normativi, economici e sociali, oltre a una crisi finanziaria epocale ancora, per certi versi, irrisolta”, una banca “in grado di competere in un contesto ancora difficile e complesso”.

Il nuovo piano industriale

Entro il primo trimestre dell’anno la banca lombardo-veneta alzerà il velo sul nuovo piano industriale. Da Castagna è stata più volte scongiurata l’ipotesi di fusione con Ubi e in una recente intervista anche l’“idea astratta” di aggregazione con Mps. Ma il posto vacante lasciato da Fratta Pasini potrebbe essere riempito da una figura che assicuri maggiore elasticità se a Piazza Meda dovesse presentarsi un’offerta vantaggiosa. Secondo indiscrezioni stampa al suo posto potrebbe arrivare Massimo Tononi. Banchiere italiano di 55 anni di origine trentina, un passato in Goldman Sachs ma soprattutto da sottosegretario all’Economia del governo Prodi, Tononi è reduce da alcune presidenze di peso. Tra tutte, quelle in Borsa Italiana, in Mps e infine in Cdp, esperienza terminata a novembre 2019.

(AWE/LaPresse/di Francesca Conti)

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