Roma, 12 mar. (LaPresse) – Sono aumentate la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi e la quota di individui a rischio di povertà in Italia. Lo riferisce la Banca d’Italia nell’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane. La quota di persone a rischio di povertà, cioè con un reddito equivalente inferiore al 60% di quello mediano, è salita al 23% nel 2016 dal 19,6% nel 2006. Il rischio di povertà, spiega via Nazionale, è più elevato per le famiglie con capofamiglia più giovane, meno istruito, nato all’estero, e per le famiglie residenti nel Mezzogiorno. Tra il 2006 e il 2016 il rischio è diminuito solo tra le famiglie con capofamiglia pensionato o con oltre 65 anni. L’indice di Gini, una misura della disuguaglianza che varia tra 0 e 1, è salito al 33,5%, dal 33% nel 2014 e dal 32% nel 2006, un livello simile a quello registrato nella seconda metà degli anni novanta dello scorso secolo.