Barack Obama lancia Kamala Harris per la Casa Bianca

Barack Obama ha infiammato la platea della Convention democratica di Chicago con un appassionato discorso di sostegno alla candidatura di Kamala Harris per la presidenza degli Stati Uniti. A conclusione della seconda giornata di lavori, l’ex presidente ha preso il centro della scena, un momento attesissimo dopo l’intervento del giorno precedente di Joe Biden, al quale Obama ha reso omaggio definendolo “un presidente eccezionale che ha difeso la democrazia”. Tuttavia, ha sottolineato Obama, “ora il testimone è stato passato” e fino alle elezioni di novembre “sarà una corsa serrata in un Paese diviso”.

Obama non ha risparmiato critiche al suo successore, Donald Trump, accusandolo di vedere il potere “solo come un mezzo per i suoi fini”. Con il suo classico sarcasmo, ha ironizzato sulla “folle ossessione per le dimensioni delle folle” di Trump, suscitando le risate del pubblico con un gesto eloquente delle mani. Ma al di là delle battute, il messaggio centrale del suo discorso è stato chiaro: “Se tutti facciamo la nostra parte, se lavoreremo come mai fatto prima, eleggeremo Kamala Harris prossima presidente degli Stati Uniti”, ha esortato Obama, spingendo il popolo democratico a compiere un altro passaggio storico, dopo la sua stessa elezione come primo presidente nero degli Stati Uniti, portando la prima donna nera alla Casa Bianca.

Tra i momenti salienti della seconda giornata della convention, anche l’intervento di Michelle Obama, accolta da una standing ovation. L’ex first lady ha infuso ottimismo nella folla dichiarando: “America, la speranza è tornata!” e lodando Harris come “una delle persone più qualificate per la carica di presidente”. Il discorso di Michelle ha preceduto quello di Barack, e i due si sono scambiati un lungo abbraccio sul palco, suscitando l’entusiasmo del pubblico, che ha intonato lo slogan della vittoriosa campagna del 2008, “Yes we can”.

La Convention di Chicago, dopo aver reso tributo a Joe Biden nella prima giornata, si è concentrata sulla figura di Kamala Harris. Tra i tanti interventi a suo favore, significativo è stato quello del marito, Doug Emhoff, che ha descritto Harris come “una guerriera gioiosa” e ha elogiato la sua passione, affermando che sarà “di beneficio a tutti noi quando sarà il nostro presidente”.

Harris, in collegamento da Milwaukee, dove stava partecipando a un comizio insieme al suo vice, Tim Walz, ha simbolicamente accettato la nomination alla Casa Bianca, esprimendo l’onore di essere la candidata democratica alla presidenza. Un momento che segna l’inizio ufficiale della sua corsa verso un traguardo che, se raggiunto, rappresenterebbe una svolta storica per gli Stati Uniti.

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