Barcellona, la ‘mente’ degli attentati libero di girare in Europa

Secondo i media catalani si muoverebbe senza problemi di Paese in Paese

A view of the flowers, candles and dolls left as a tribute to the victims of the terrorist attacks at the Rambla of Barcelona, Catalonia, Spain, 28 August 2017. Barcelona's city hall staff has started to remove the objects in memory of the victims in order to transfer them to the Museum of History of Barcelona and the Municipal Archive. EFE/Marta Perez

BARCELLONA – Sangue e paura. L’attacco terroristico subito nell’agosto del 2017, nella comunità catalana, è un ricordo ancora vivo. E i media spagnoli, a dodici mesi di distanza dalla tragedia, sono convinti che la ‘mente’ di quella barbarie sia ancora a piede libero.

Libero di girare in Europa

La persona che progettò il raid cambia Paese con regolarità. Continuerebbe a tenere contatti con altri gruppi radicali. Le agenzie di informazione spagnola (che stanno seguendo il caso) non danno informazioni sull’età o la nazionalità del terrorista. Non è chiaro, per ora, neppure se abbia mai vissuto in Spagna. La mente avrebbe progettato attentati anche contro lo stadio di Barcellona, il Camp Nou, la Sagrada Familia, e la Tour Eiffel a Parigi. Ma  la morte di tre terroristi, mentre preparavano gli esplosivi nel loro covo, portò il commando a cambiare obbiettivo. I sei terroristi rimasti optarono per l’attacco alle Ramblas e a Cambrils. Prima di essere uccisi dalla polizia, trasformando un furgoncino in una scheggia impazzita, assassinarono 16 persone ferendone 140.

Nel covo morì anche l’imam Abdelbaki Es Satty, capo della cellula e che le forze di sicurezza ritengono fosse in contatto con la mente degli attacchi, che in quel momento si trovava in una città dell’Europa centrale.

La vicenda non è ancora chiusa

Il tempo in Catalogna si è fermato alle 16 e 50 di quel maledetto giovedì. Il furgone entrò a folle velocità nella zona pedonale delle Ramblas investendo chiunque si trovasse sul suo passaggio. Poi l’uomo che lo guidava, il 22enne marocchino Younes Abouyaaqoub, scese dal mezzo e accoltellò un passante, per poi darsi alla fuga, salvo essere scovato e ucciso qualche giorno dopo in un conflitto a fuoco con la polizia a Cambrils.

 

 

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