BARI – I carabinieri della compagnia di Gioia del Colle hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bari su richiesta della Procura nei confronti di cinque pregiudicati di Acquaviva delle Fonti (Bari). I cinque sono ritenuti responsabili di detenzione illecita e cessione di sostanze stupefacenti continuata, in concorso. Il provvedimento scaturisce da una prolungata attività di polizia giudiziaria avviata nel 2017 per contrastare lo spaccio nella cittadina.
Le indagini delle forze dell’ordine hanno svelato una fitta rete di spaccio
Le indagini hanno permesso di accertare che numerosi giovani tossicodipendenti utilizzavano sempre gli stessi canali di approvvigionamento. In particolare due fratelli di 48 e 52 anni (quest’ultimo già sottoposto agli arresti domiciliari per altra causa) e altri tre fratelli di 33, 32 e 27 anni.
Il monopolio dello spaccio di cocaina ad Acquaviva delle Fonti
I cinque avevano monopolizzato l’attività di spaccio di cocaina ed eroina ad Acquaviva delle Fonti. In varie circostanze sono state effettuati sequestri a carico di tossicodipendenti. In due casi i militari hanno recuperato la droga nascosta in muretti a secco, che delimitavano terreni riconducibili ai destinatari della misura cautelare, utilizzati come nascondigli.
Cinque arresti
I carabinieri al termine delle indagini hanno accertato l’attività di spaccio dei cinque. Il giudice ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere per i due fratelli di 52 e 48 anni e per il maggiore dell’altro nucleo familiare. Mentre per i due fratelli più giovani di quest’ultimo, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari. I militari hanno sequestrato complessivamente 300 grammi di cocaina e 400 grammi di eroina e sono risaliti a oltre 30 abituali assuntori.
(LaPresse)