Bari (LaPresse) – I carabinieri di Bari durante un controllo nel quartiere Japigia hanno trovato e sequestrato quasi 200 mila euro in contanti riconducibili a un uomo di 34 anni, incensurato e una donna di 55 anni. Sono rispettivamente genero e cognata di un esponente della criminalità organizzata del rione del capoluogo pugliese. I militari hanno notato l’uomo sfrecciare a tutta velocità a bordo di un motociclo. Per poi precipitarsi nell’appartamento della zia e sono quindi entrati nell’abitazione per perquisirlo. Il 34enne aveva nascosto nel proprio zainetto 2.950 euro in contanti.
Le successive ricerche hanno portato al ritrovamento in diversi punti della casa di quasi 200 mila euro. Erano infatti nascosti e suddivisi in mazzette imballate da 10 mila euro ciascuna. Alcune delle banconote erano occultate in camera da letto, all’interno di un materasso. I due non hanno dato alcuna giustificazione sulla provenienza del denaro e sono quindi stati deferiti all’autorità giudiziaria per riciclaggio. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri per risalire quindi alla provenienza dell’ingente somma. E a verificare se ci siano altre persone coinvolte a vario titolo nella vicenda.
Tre arresti pochi giorni fa nello stesso clan per estorsione e minacce per far pagare debiti di droga
A Bari i carabinieri hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale barese su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, per estorsione continuata ed anche spaccio di droga con l’aggravante del metodo mafioso. Nel mirino sono finite tre persone: L. M. 29enne, C. A. 37enne e C. G. 46enne. Quest’ultimo, fanno sapere i carabinieri, è affiliato allo storico e temibile clan Parisi, attivo nel quartiere di Bari Japigia e con diverse articolazioni anche nell’area metropolitana levantina. Le indagini sono partite, ad agosto scorso, dopo la denuncia da parte di un giovane assuntore di sostanze stupefacenti. E’ emerso che gli aguzzini avevano rivolto esplicite minacce alla vittima e gli avevano procurato lesioni fisiche per fiaccarne la resistenza ed indurlo a pagare i debiti. (Segue).