Bari: sequestrati 900mila prodotti di moda contraffatti

I Finanzieri del Comando Provinciale di Bari hanno sequestrato circa 900mila prodotti e, nel comune di Andria (BT), un opificio clandestino dedito alla illecita fabbricazione e vendita di capi recanti la riproduzione di noti brand di abbigliamento

Foto Tonino Bonomo / LaPresse

I Finanzieri del Comando Provinciale di Bari hanno sequestrato circa 900mila prodotti e, nel comune di Andria (BT), un opificio clandestino dedito alla illecita fabbricazione e vendita di capi recanti la riproduzione di noti brand di abbigliamento.

Nello specifico, gli interventi hanno permesso di accertare, in numerosi esercizi commerciali, la presenza di oltre n. 700.000 tra capi di abbigliamento e oggetti di bigiotteria, n. 50.000 prodotti elettrici ed elettronici, n. 30.000 giocattoli ed altro, tutti con l’indebita apposizione di dicitura riportante la marcatura CE e i requisiti di sicurezza ovvero con loghi contraffatti di marchi di conosciuti “brand leader” nel settore della moda, dei videogiochi e della telefonia.

 Tra la merce sequestrata, anche n. 90.000 dispositivi di protezione individuale non conformi e n. 76 puntatori laser vietati, in quanto classificati come estremamente pericolosi e segnalati al sistema di allerta europeo “RAPEX” (“Sistema comunitario di informazione rapida sui prodotti non alimentari”).

Lo sviluppo della metodologia di contrasto alla contraffazione ha consentito, altresì, di individuare un opificio clandestino andriese, vera e propria “stamperia del falso”, ove erano presenti macchinari industriali (macchine per cucire, stiratrici, presse ed etichettatrici) utilizzati per la produzione ed il confezionamento di abbigliamento, nonché n. 11.000 prodotti contraffatti – tra capi di vestiario, accessori ed etichette – recanti famosi brand, tra i quali: “Gucci”, “Givenchy”, “dsquared2”, “Balmain”, “Palm Angels”, “Valentino” e “Off White”. Complessivamente, sono stati segnalati 5 soggetti all’autorità giudiziaria competente e 19 persone alla Camera di Commercio, per l’irrogazione delle relative sanzioni.

(LaPresse)

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