ROMA – Per Forza Italia il Piemonte è un capitolo chiuso. Nessuna discussione, nessun cambio di programma, Berlusconi ha già incassato l’ok degli alleati della coalizione e non tornerà sui suoi passi. Diversa la visione delle prossime Regionali sotto la Mole, per Matteo Salvini, che vorrebbe cambiare cavallo – Paolo Damilano al posto di Albeto Cirio – e soprattutto segno.
Il Capitano infatti mira a fare il ‘pienone’ il 24 marzo in Basilicata per sedersi al tavolo del centrodestra e rimescolare le carte per le prossime amministrative. L’obiettivo per il Cav è lo stesso, per questo ad ora tiene il punto, con la certezza che il suo spendersi con tanto impegno in terra di Lucania porterà frutti. La Sardegna, ha confidato il leader azzurro ai fedelissimi, ha dimostrato che ‘Matteo da solo non può farcela e che questo suo matrimonio innaturale con i 5Stelle gli sta facendo perdere elettorato’.
Intanto i due leader proseguono la campagna elettorale in Basilicata, rigorosamente separati. Berlusconi ha terminato la sua visita sul litorale e ha suonato la carica per il suo candidato, il generale Bardi. “In tutti i cittadini c’è una grande consapevolezza del fatto che la Basilicata è stata governata male per troppi anni dalla sinistra e che debba cambiare strada e recuperare il terreno perduto. Non lo possono fare i cinque Stelle che non sanno neppure da che parte si comincia – ha attaccato – non la sinistra che ha sbagliato troppo, ma il centrodestra che ha messo sul tavolo un programma concretissimo“. E Bardi è “l’uomo giusto”.
Salvini ha unito impegni da ministro e tour elettorale
In prefettura a Potenza ha infatti firmato un protocollo d’intesa antiracket e antiusura, assicurando: “La Basilicata è la ‘maglia rosa’ per incidenza di delittuosità, ma vediamo di non abbassare la guardia. E’ un modello che, mi auguro, venga seguito anche in altre realtà italiane“. E poi tra la gente, dove ha rispolverato il suo cavallo di battaglia: “I soldi della Regione se vinciamo in Basilicata prima vanno agli italiani, poi al resto del mondo“.
Non sono mancate contestazioni, derubricate dal Capitano con il solito sarcasmo
“Gridate, non vi sento bene. Non ci sono i contestatori di una volta: ragazzi, la mattina meno canne e più uovo sbattuto, più pane e Nutella“. A Villa d’Agri, in provincia di Potenza, anche i fischi di alcuni giovani, ai quali ha replicato: “A scuola avete imparato Bella ciao, adesso, dall’anno prossimo, a scuola tornerà l’educazione civica. Perché mia madre non mi ha insegnato a fischiare quando qualcuno parla in piazza. Non siete d’accordo con me, va bene. Ma non rompete le palle“.
Separati sì, ma per conquistare la Basilicata il centrodestra tornerà unito e lo farà tutti insieme “appassionatamente”. “Lo abbiamo fatto in Abruzzo e in Sardegna, non vedo perché la Basilicata dovrebbe essere una realtà diversa – ha confermato Salvini – Scaramanticamente, ed essendo io scaramantico e in clima pre derby, l’abbiamo fatta due volte e vinto due volte, non c’è due senza tre…”. Appuntamento quindi giovedì 21 marzo a Potenza, con la coalizione pronta a fare tris.