MILANO – L’economia instabile dell’Europa sta mostrando segni di stabilizzazione. Questa la linea di fondo contenuta nelle minute della Bce relative all’ultima seduta del Consiglio direttivo di dicembre. I membri del consiglio di Francoforte ritengono che i segnali più recenti siano in miglioramento, visto che gli Stati Uniti e la Cina stanno risolvendo alcuni dei loro conflitti commerciali. I consumatori e i costruttori stanno contribuendo alla crescita economica dell’eurozona, recuperando in parte il rallentamento del commercio e della produzione. Nel complesso non è tuttavia ancora possibile pensare di ritirare qualsiasi stimolo monetario. Per la Bce i tassi bassi e le altre misure di stimolo dovranno rimanere in vigore ancora.
L’allarme
Le maggiori preoccupazioni per la zona euro rimangono gli sviluppi sul fronte del commercio, esterni all’eurozona. La regione dipende fortemente dal commercio e i produttori sono stati duramente colpiti dall’incertezza sull’esito dei negoziati commerciali tra Stati Uniti e cina. L’ipotesi di nuove tariffe o tasse sull’importazione ha gettato un’ombra sui piani di investimento e sul destino delle catene di approvvigionamento intrecciate nell’economia globale. Le tensioni globali sul commercio rimangono in gran parte irrisolte nonostante la firma, ieri, della ‘fase 1’ dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Per Carsten Brzeski, capo economista di Ing Germany, i verbali riflettono il sottile miglioramento delle prospettive espresse dalla neo presidente Christine Lagarde alla sua prima conferenza stampa. “In generale la Bce si attiene alla sua visione di una moderata ripresa futura, mentre le prospettive di crescita nel breve termine rimangono attenuate”, ha affermato Brzeski.
LaPresse