MILANO – Nessuna accelerazione, un approccio di gradualità e la volontà di agire solo al momento giusto. Sono le parole d’ordine della presidente della Bce Christine Lagarde davanti agli europarlamentari riuniti in plenaria al parlamento europeo. “Siamo ben consapevoli delle preoccupazioni nella zona euro sull’aumento di costo della vita, con un onere soprattutto su chi ha bassi redditi. Noi continuiamo il nostro impegno per realizzare il nostro mandato di stabilità dei prezzi come negli ultimi 20 anni: il nostro obiettivo – dice la numero uno dell’Eurotower – è un tasso di inflazione al 2% sul medio periodo. Per arrivare a questo faremo le azioni giuste nel momento giusto”.
La crisi energetica morde e le strozzature dell’offerta pesano. Lagarde ribadisce però il perimetro di azione della Bce: “La nostra politica monetaria non può riempire i gasdotti di gas e non puo’ addestrare piu’ camionisti”. Arrivano di rinforzo le parole del Commissario europeo alla Economia Paolo Gentiloni, sempre nell’aula di Strasburgo: “Il ruolo della Bce è molto importante in questo contesto, ma non possiamo aspettarci che la politica monetaria risolva tutto. Dobbiamo anche affrontare il tema del coordinamento delle nostre politiche di bilancio”. E ancora per l’ex premier italiano oggi commissario a Bruxelles “ci aspetta una sfida storica: trasformare il rimbalzo delle nostre economie in una crescita stabile e sostenibile e durevole”.
Nel dibattito all’Europarlamento risuona più e più volte la parola inflazione. “I prezzi della energia continuano a essere la ragione principale dell’elevato livello di inflazione”, dice la presidente della Bce. “L’inflazione è salita nettamente negli ultimi mesi, è ha sorpreso al rialzo a gennaio con l’aumento al 5,1%, rispetto al 5% a dicembre. L’inflazione probabilmente resterà alta a breve termine”.
Il contesto illustrato da Lagarde è quello in cui “dati recenti confermano che la crescita trimestrale è rallentata allo 0,3% nell’ultimo trimestre 2021. La moderazione della spinta di crescita è stata dovuta principalmente alla variante Omicron, le misure di contenimento hanno limitato le attività. La attuale ondata pandemica continuerà ad avere un impatto negativo sulla crescita all’inizio del 2022. I problemi energetici limiteranno le attività economiche. Ma l’impatto della attuale ondata pandemica sembra meno dannosa di quelle precedenti”.
L’Eurotower non smette di “considerare i rischi per le prospettive economiche ampiamente bilanciati nel medio termine. Le incertezze legate alla pandemia sono leggermente diminuite, ma allo stesso tempo, le tensioni e incertezze geopolitiche sono aumentate e i costi dell’energia persistentemente elevati potrebbero esercitare un freno più forte del previsto sui consumi e sugli investimenti. Il ritmo con cui vengono risolte le strozzature dell’offerta costituisce un ulteriore rischio per le prospettive di crescita e inflattive. Rispetto alle previsioni di dicembre i rischi per le prospettive di inflazione sono orientati al rialzo, soprattutto nel breve termine”.
L’assicurazione di Lagarde “date le incertezze attuali, abbiamo bisogno di flessibilità nelle politiche monetarie” è che “resteremo attenti ai dati in arrivo per valutare la prospettiva di inflazione a medio termine. Un aumento del tasso non ci sarà prima della conclusione dei nostri acquisti netti di titoli. Qualsiasi aggiustamento della nostra politica sarà graduale”.(LaPresse)