MILANO – La Bce lancia il progetto dell’euro digitale. Dopo mesi di dichiarazioni, in una nota Francoforte fa sapere che il Consiglio direttivo “ha deciso oggi di avviare la fase istruttoria di un progetto sull’euro digitale. A seguito della decisione, il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe si è unito alla riunione, si è congratulato con il Consiglio direttivo ed ha espresso il suo pieno sostegno al progetto” . “Sono passati nove mesi da quando abbiamo pubblicato il nostro rapporto sull’euro digitale. In quel periodo abbiamo svolto ulteriori analisi, chiesto spunti a cittadini e professionisti, e condotto alcune sperimentazioni, con risultati incoraggianti. Tutto ciò ci ha portato a decidere di cambiare marcia e avviare il progetto dell’euro digitale”, afferma la presidente della Bce Christine Lagarde. “Il nostro lavoro – aggiunge – mira a garantire che nell’era digitale i cittadini e le imprese continuino ad avere accesso alla forma di denaro più sicura, la moneta della banca centrale”.
La fase di indagine, spiega la Bce, durerà 2 anni e avrà come obiettivo l’affrontare le questioni chiave relative alla progettazione e alla distribuzione. Un euro digitale – chiarisce l’Eurotower – deve “essere in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini europei, contribuendo al contempo a prevenire attività illecite ed evitando qualsiasi impatto indesiderato sulla stabilità finanziaria e sulla politica monetaria. Ciò non pregiudica alcuna futura decisione sulla possibile emissione di un euro digitale, che arriverà solo in seguito. In ogni caso, un euro digitale integrerebbe il contante senza sostituirlo”. “Ci impegneremo con il Parlamento europeo e altri decisori europei e li informeremo regolarmente sui nostri risultati. Saranno coinvolti anche cittadini, commercianti e l’industria dei pagamenti”, afferma Fabio Panetta, membro del consiglio di amministrazione della Bce, presidente della task force di alto livello su un euro digitale.
Durante la fase di indagine del progetto, l’Eurosistema si concentrerà su un possibile design funzionale basato sulle esigenze degli utenti. Coinvolgerà focus group, prototipazione e lavoro concettuale. La fase di indagine esaminerà i casi d’uso che un euro digitale dovrebbe fornire in via prioritaria per raggiungere i suoi obiettivi: una forma di moneta digitale della banca centrale priva di rischi, accessibile ed efficiente. Il progetto farà luce anche sulle modifiche al quadro legislativo dell’Ue che potrebbero essere necessarie e che saranno discusse e decise dai colegislatori europei. La Bce continuerà a impegnarsi con il Parlamento europeo e altri responsabili politici europei durante tutta la fase di indagine del progetto. Il lavoro tecnico sull’euro digitale con la Commissione europea sarà anche intensificata.
In crescita anche le organizzazioni, i movimenti e i partiti che hanno aderito al Comitato Promotore del Referendum: Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Eumans, Volt, Più Europa, Possibile, Sinistra italiana, Federazione dei Verdi, CGIL, i Gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle di Lombardia, Piemonte, Toscana, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia, quello del PD delle Marche, Arci nazionale e il Movimento 6000 Sardine.
Parlamentari: Teresa Bellanova, Emma Bonino, Valeria Fedeli, Matteo Mantero, Michela Montevecchi, Roberto Rampi; le deputate e i deputati Vittoria Baldino, Giusi Bartolozzi,Giuseppe Brescia, Enza Bruno Bossio, Valentina Corneli, Celeste D’Arrando, Carmen Di Lauro, Nicola Fratoianni, Roberto Giachetti, Antonio Lombardo, Riccardo Magi, Angela Masi, Leonardo Salvatore Penna, Stefania Pezzopane, Lia Quartapelle Procopio, Riccardo Ricciardi, Doriana Sarli,Ivan Scalfarotto, Lucia Scanu, Elisa Siragusa, Gilda Sportiello, Guia Termini, Elisa Tripodi, Giorgio Trizzino, Elio Vito.
LaPresse
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