L’ultimo giorno di Draghi alla Bce: passa il testimone a Lagarde. L’invito alla Germania: “Chi ha spazio di manovra deve agire”

"Rischio recessione, i Governi devono intervenire "

(Photo by Daniel ROLAND / AFP)

MILANO – E’ la sua ultima riunione da governatore della Bce, poi Mario Draghi lasciare il posto a Christine Lagarde. Il presidente uscente lascia in eredità il nuovo “Quantitative Easing” cioè una nuova fonte di liquidità da 120 miliardi che sarà garantito alle banche che ne hanno la necessità. i tassi resteranno bassi fino alla fine del prossimo anno.

La conferenza stampa

” Non c’è bisogno di consigli – ha dichiarato Draghi riferendosi a Lagarde -. Lei sa perfettamente quello che deve fare e comunque ha un lungo periodo davanti a sé in cui potrà formare la sua visione, insieme al consiglio direttivo, su che cosa fare”.
“Come mi sento? – ha proseguito – Mi sento come una persona che ha cercato di rispettare il mandato nel modo migliore possibile. Questo è parte della nostra eredità: non mollare mai”. “Questa per me è stata un’esperienza intensa e affascinante. Poi eclissa sul futuro “Non so, chiedete a mia moglie”. A chi gli chiede se adesso ricoprirà un ruolo politico Draghi resta vago: “Non lo so”.

Sulle scelte di Settembre

Le riserve espresse da alcuni membri del consiglio direttivo riguardo al pacchetto di settembre, secondo Mario Draghi, non intaccano la sua “eredità” da presidente della Banca centrale europea. “Francamente la risposta è no”, ha spiegato in conferenza. “Abbiamo discussioni, tutti hanno discussioni, tutte giurisdizioni hanno disaccordi quando discutono di politiche monetarie”, ha aggiunto, “non è stata la prima volta, lo prendo come una parte del dibattito.  Mi sento come qualcuno che ha cercato di svolgere il proprio mandato nel miglior modo possibile”. “Mi concentro su cose che vanno fatte e non sul passato”, ha affermato, ricordando che “il passato non si può cambiare”.

Poi il monito

“Chi come la Germania ha spazio di manovra deve agire in modo efficace e tempestivo – si è augurato Draghi -, che ha un alto debito deve procedere con una politica prudente e con l’attuazione di riforme strutturali “.

Umberto Caiazzo


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