MILANO – La Bce torna a segnalare il ‘rischio Italia’. E nel giorno dell’invio della lettera della Ue all’Italia per gli scarsi progressi compiuti sul fronte del debito, torna a concretizzarsi una nuova fiammata dello spread. Che nel pomeriggio, dopo la pubblicazione della missiva di Bruxelles, ha un rimbalzo per tornare a calare leggermente, poco sopra i 280 punti, in chiusura di giornata.
Debito e spread preoccupano la Bce
Debito e spread, insieme al ritorno di una crescente incertezza politica, sono del resto gli obiettivi su cui si concentra l’attenzione di Francoforte. Che li considera potenziali fattori di contagio, insieme alla scarsa crescita, per le economie dell’Eurozona.
Si chiede al governo italiano il rispetto delle regole comuni
E in quest’ottica Luis de Guindos, vicepresidente della Bce torna a chiedere a Roma un maggior rispetto delle regole comuni. E osserva: “L’Italia deve obbedire alle regole del bilancio della Ue o affrontare maggiori costi di finanziamento che potrebbero danneggiare ulteriormente la sua economia. Penso che il messaggio sia molto, molto chiaro: quando le tensioni tra il governo italiano e la Commissione scendono, i rendimenti si restringono. Se hai crescenti tensioni hai immediatamente un allargamento degli spread. La lezione è abbastanza evidente: è molto importante rispettare le regole fiscali”. Detto ciò De Guindos ha però riconosciuto che l’Italia ha fatto un buon lavoro nel generare un avanzo primario. Ma che il suo problema principale resta la crescita.
L’Italia è a rischio
Un concetto ripreso dalla Bce nel suo periodico ‘Financial Stability Review’ in cui rimette al centro dell’attenzione il peso del debito pubblico, che oltre alla crescita può minare la solidità del sistema finanziario dell’intera eurozona. L’Italia, sottolinea infatti la Bce, insieme al Portogallo, figura tra i paesi dove il debito sovrano detenuto dalle banche “rimane elevato o è addirittura aumentato dai primi mesi del 2018”. Ma l’Italia, aggiunge subito il rapporto, rappresenta un pericolo per l’Eurozona soprattutto per i suoi bassi tassi di crescita.
La Bce segnala rischi per la stabilità finanziaria
“Se si dovessero materializzare i rischi al ribasso sulle prospettive di crescita, potrebbero sorgere rischi per la stabilità finanziaria”, afferma de Guindos. In questo quadro va aggiunta l’incertezza politica in cui rischia di ripiombare il nostro Paese. “Il rallentamento della crescita nell’area euro – si legge nel rapporto – può essere attribuito a uno slancio più debole dal punto di vista della domanda esterna. Ma anche ad alcuni fattori settoriali e nazionali specifici, come le difficoltà dell’industria tedesca dell’auto e gli effetti delle incertezze politiche in Italia”.
(AWE/LaPresse/di Paolo Tavella)