Berlusconi cavalca le tensioni tra Salvini e Di Maio: “Governo con gli ex M5S”

L'ex premier è consapevole che si tratta di un'operazione quasi impossibile ma proprio per questo motivo la sfida lo affascina

Foto AFP / Tiziana Fabi in foto Silvio Berlusconi

MILANO Silvio Berlusconi non molla la presa: lo spazio per un governo a guida centrodestra c’è. Il Cavaliere intona il ‘canto delle sirene’ in direzione della Lega, sperando che le tensioni interne alla maggioranza, con l’indecisione del M5S che potrebbe costare a Matteo Salvini l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti nel caso Diciotti, riportino l’attuale ministro dell’Interno ai lidi di Arcore. Per restarci, possibilmente.

Tensioni tra M5S e Lega, Berlusconi ne approfitta

L’ex premier è consapevole che si tratta di un’operazione quasi impossibile, ma proprio per questo motivo – come suo costume – la sfida lo affascina e lo attira ancora di più. Nulla è lasciato al caso, nella strategia berlusconiana, soprattutto per quel che riguarda la comunicazione. Infatti sceglie ‘Repubblica’ per lanciare quello che non definisce un ultimatum, ma “un fermo invito a porre fine a una formula di governo innaturale, assolutamente negativa per gli italiani”.

La ‘nuova maggioranza’ da offrire a Salvini

Per governare, però, servono i numeri e i conti sono presto fatti: “Mi risulta che molti parlamentari, anche fra i Cinque Stelle, si rendano conto che le politiche del governo ci stanno portando verso una nuova grave crisi”. Sommandoli a quelli di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, più una fetta importante di gruppo Misto, et voilà una nuova maggioranza da offrire a Salvini. Senza il Pd, ovviamente, che “soffre delle sue molte divisioni, non vedo le condizioni con loro”.

La replica del vicepremier Salvini

Per quanto ghiotta ritenga Berlusconi l’offerta, il vicepremier e leader del Carroccio non sembra, però, essere ingolosito. Tanto da rispondere, per l’ennesima volta, ‘no, grazie’. “Siccome non ci sarà alcuna crisi di governo, non mi pongo il problema. Conto di onorare il contatto con Luigi Di Maio, che è persona seria”, chiude anche queste porte Salvini. Spiegando che “esiste il centrodestra a livello locale, ma un conto sono le scelte locali, che rivendico, un conto è la scelta nazionale”. Due forni e una sola parola, quella data ai Cinquestelle: “Quando prendo un impegno, lo mantengo”.

L’ennesimo ping pong tra il Cav e il ‘Capitano’ sembra essere la dimostrazione pratica della ‘profezia’ di Giorgia Meloni. La presidentessa di Fratelli d’Italia, infatti, ormai ammette candidamente che lo schema classico del centrodestra, come siamo abituati a conoscere da oltre vent’anni, “forse non esisterà più”. C’è l’asse sovranista a fare la parte del leone, che probabilmente ha intenzione di fagocitare in un solo morso l’elettorato di Berlusconi e Forza Italia. Anche se Silvio ha dimostrato più di una volta di essere un boccone amaro, per chi voleva farne polpette.

(LaPresse/di Dario Borriello)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome