ROMA – Berlusconi dice sì al presidenzialismo. “Io spero – ha spiegato il leader di Forza Italia – che la riforma costituzionale sul presidenzialismo si farà. E’ dal ’95 che ho proposto un sistema presidenziale, un sistema perfettamente democratico che la democrazia la esalta consentendo al popolo di scegliere direttamente da chi essere governato”. E ha poi aggiunto: “Ho accolto la richiesta di essere candidato in prima persona e guiderò la campagna con la stessa dedizione, lo stesso amore di quando sono sceso in campo 28 anni fa”. E sulla sua candidatura al Senato ha escluso ogni sintomo di rivalsa. “Rivincita? No, non penso alle vendette. Allora è stata la sinistra a cacciarmi sulla base di una sentenza di frode fiscale di 7 milioni quando quell’anno avevo pagato 550 milioni di tasse. Hanno utilizzato la legge Severino in modo contrario alla Costituzione”.
I timori di Letta
All’esternazione di Berlusconi sul presidenzialismo ha fatto immediato seguito la replica di un preoccupato segretario del Pd, Enrico Letta: “Questa dichiarazione – ha detto – è la dimostrazione di quello che noi diciamo: per battere la destra l’unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd. Lui dice che se vince vuole cambiare la Costituzione in senso peggiorativo e attacca Mattarella mentre noi lo difendiamo. Il fatto che il centrodestra inizi la sua campagna con un attacco a Mattarella e la richiesta di dimissioni dimostra che la destra è pericolosa per il paese. Se oggi c’è un punto di unità nel paese è Mattarella e ora dopo aver fatto cadere Draghi vogliono fare cadere Mattarella”
Flat tax ‘berlusconiana’
Letta ha poi spiegato che “Berlusconi ha proposto la flat tax dal suo punto di vista: una tassa piatta uguale per tutti proposta da un miliardario non è che ci vuole molto a capire chi se ne avvantaggia. Se ne avvantaggia un miliardario e quelli come lui. Questa è la cosa più anticostituzionale, la nostra Costituzione all’articolo 53 dice che tutti devono contribuire alle spese pubbliche secondo le proprie capacità, il nostro sistema è improntato ai criteri di progressività quindi chi è più ricco paga di più e chi è povero paga di meno, la flat tax è l’esatto contrario di questo”. Fresco di accordo con Iv, gli ha fatto eco Carlo Calenda: “Dopo aver cacciato Draghi – ha spiegato – adesso anche Mattarella. Non credo che Berlusconi sia più in sé. Berlusconi, non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto”.
Altri commenti
E la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha spiegato: “Il presidenzialismo è una riforma seria che è anche economica, grazie alla stabilità si riesce a dare fiducia agli investitori”, mentre l’ex grillino Luigi Di Maio, leader di Impegno civico, ha aggiunto: “Berlusconi ha dichiarato una cosa inquietante sul presidenzialismo, ha detto ‘Mattarella si deve dimettere’. Che il presidenzialismo fosse nel programma del centrodestra lo sapevamo da tempo Berlusconi voleva fare il Presidente della Repubblica non c’è riuscito. Adesso capiamo che vuole fare il presidenzialismo per buttare giù Mattarella. Non c’è niente di moderato in questo. Sta venendo fuori la maschera del centrodestra, a loro non sta bene nemmeno avere il garante della Costituzione”.