Milano, 12 mag. (LaPresse) –
Il tribunale si Sorveglianza di Milano ha concesso la “riabilitazione” a Silvio Berlusconi.
Il Cavaliere potrà quindi essere candidabile dalle prossime elezioni. Lo ha riferito il ‘Corriere della Sera’, sottolineando che la decisione cancella tutti gli effetti della legge Severino, scattati dopo la condanna a 5 anni per frode fiscale (di cui 4 coperti ad indulto) che il Tribunale di Milano ha inflitto nel 2013 al leader di Forza Italia nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset. Se sie dovesse tornare alla urne, Berlusconi potrà quindi presentarsi alla Camera o al Senato.
I legali di Silvio Berlusconi hanno fatto ricorso contro la legge Severino – che dopo la condanna a 4 anni (di cui 3 coperti da indulto) per frode fiscale, aveva impedito al Cavaliere di candidarsi – anche davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Per la difesa di Berlusconi la legge Severino ha avuto sulla sua posizione giuridica un effetto retroattivo.
L’udienza di fronte ai giudici di Strasburgo si è svolta il 27 novembre dell’anno scorso alla presenza di oltre 500 persone accreditate tra le quali una cinquantina di giornalisti.
La decisione è prevista per il prossimo autunno, quando però il leader di FI potrebbe anche non averne più necessità ai fini dell’agibilità politica, visto che ha ottenuto il parere favorevole del Tribunale di Sorveglianza e in caso di elezioni potrà tornare in campo.