NAPOLI – Nei momenti difficili è inevitabile un pizzico di nostalgia. Lo sanno bene i berlusconiani che negli ultimi anni hanno assistito, inermi e anche un po’ colpevoli, al declino del Cavaliere. Forza Italia non è più il partito del futuro, non nelle condizioni in cui è adesso e allora, quale miglior conforto del ricordo di ciò che è stato?
Il cavaliere ‘pacificatore’
I berlusconiani sentono l’assenza del cavaliere sulla scena politica internazionale. Tant’è che la deputata Patrizia Marrocco si è lanciata in un viaggio nel tempo per avvalorare la tesi che come Berlusconi non c’è stato nessuno mai. “L’approccio di molti capi di Stato e di governo sul tema dei migranti, cruciale non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa, sembra più da primedonne che non da statisti – ha attaccato – C’è una impressionante carenza di leadership a livello europeo e le conseguenze potrebbero essere drammatiche. Sono lontanissimi i tempi quando sulla scena mondiale c’erano leader carismatici e autorevoli come il presidente Berlusconi, capaci di rappacificare e di far collaborare Stati Uniti e Federazione Russa come avvenne con i trattati di Pratica di Mare.
E’ giusto che il Governo italiano faccia sentire la sua voce in Europa, ma per ottenere risultati concreti occorre anche saper negoziare con efficacia per riuscire a convincere gli altri Stati membri della Ue”. Si sa che per ogni ‘figlio’ il papà è sempre come un eroe, e a Berlusconi le ‘sue creature’ sono devote.
Azzurri col prosciutto sugli occhi
Non ora, non subito, ma è chiaro che diversi berlusconiani tenteranno, al momento opportuno di saltare sul carro del vincitore, è già successo in passato. La Lega cresce nei sondaggi, Salvini conquista sempre maggiore consenso mentre Berlusconi sembra aver perso il carisma di un tempo (è pur sempre un ottantenne). Pensare che tra i forzisti nessuno sia tentato dal passaggio al carroccio significa mentire a se stessi.
Nessun salto della quaglia, ne è convinta la Gelmini
Tra i fedelissimi al Cavaliere c’è Maria Stella Gelmini che esclude l’ipotesi di un esodo da Fi alla Lega. “I gruppi parlamentari di Fi sono solidi – ha detto – C’è consapevolezza delle difficoltà, sono finite le rendite di posizione, occorre rimboccarsi le maniche, andare sul territorio, lavorare e portare avanti le nostre battaglia. Ma io non vedo persone che vogliono scendere dalla nave, non vedo nessun esodo verso la Lega”. Sulle rendite di posizione difficile concordare considerato che Fi ha sempre gli stessi volti. Sarà per questo che Berlusconi non ha un erede politico?