MILANO – L’alleanza Pd-M5S “deve maturare, progredire. Non sarà semplice, ovviamente. Sarà un percorso duro, perché fino ad ora siamo stati due mondi lontani e persino nemici. Ma ora Pd e M5S devono dialogare, superare le reciproche pregiudiziali, mischiare i loro rispettivi elettorati. Solo allargando il campo democratico si può sfidare Salvini”. Così l’ex parlamentare ed europarlamentare e tra i fondatori del Pd Goffredo Bettini in un’intervista al Corriere della sera. Un’alleanza anche alle Regionali? “Spero di sì – aggiunge -. Fosse per me, andrebbe fatto ovunque. Tuttavia non possiamo calare dall’alto uno schema che rischia di essere improvvisato. Bisogna valutare la maturità dei processi unitari situazione per situazione, senza forzature e imposizioni. Perché altrimenti ci potrebbe essere da qualche parte una reazione di rigetto”.
Quanto a una possibile scissione di Renzi, Bettini rimarca: “Intanto non lo chiamerei affatto uno scisma. Lo scisma è una rottura dottrinaria irreparabile, non è questo il caso. Parliamoci chiaro: da quanto tempo è sul tappeto la questione, posta da molti, amici e militanti, di una non piena rappresentanza da parte del Pd di istanze e sensibilità più riformiste, liberali e moderate? Da tanto, troppo tempo. Secondo me sbagliano e preferirei restassero. Ma se a un certo punto Renzi e quest’area decidessero di tentare un loro movimento autonomo, non griderei allo scandalo. L’importante è che tutto rimanga sui binari del dialogo, di un rapporto costruttivo, direi di amicizia. Perché l’essenziale è ritrovarsi alleati nel centrosinistra per battere Salvini. E il male della divisione può diventare un bene, articolando e allargando la proposta delle forze democratiche”.