Bielorussia, Ue: “Autorità fermino la repressione dei giornalisti”

L'Ue condanna fermamente la repressione in corso dal parte del regime bielorusso contro la stampa che il 27 agosto ha ordinato la chiusura dell'Associazione bielorussa dei giornalisti, la più grande organizzazione di giornalisti indipendenti del paese, e invitano le autorità ad aderire agli impegni internazionali.

BRUXELLES – L’Ue condanna fermamente la repressione in corso dal parte del regime bielorusso contro la stampa che il 27 agosto ha ordinato la chiusura dell’Associazione bielorussa dei giornalisti, la più grande organizzazione di giornalisti indipendenti del paese, e invitano le autorità ad aderire agli impegni internazionali. Lo comunica il servizio per l’azione esterna dell’Ue in una nota. “Questa chiusura fa parte della repressione sistematica e continua di tutte le voci indipendenti nel paese – si legge nella nota -. Ci sono ventisette operatori dei media tra i 649 bielorussi che sono stati riconosciuti come prigionieri politici. A maggio, la più grande piattaforma mediatica indipendente tut.by è stata messa a tacere e sono stati aperti procedimenti penali contro i suoi dirigenti e giornalisti. A luglio, è proseguita l’incessante repressione nei confronti delle organizzazioni non governative e dei difensori dei diritti umani, comprese le incursioni nelle case private, e molti cittadini sono stati arrestati, accusati di gravi accuse”.

“L’Ue condanna fermamente questa repressione in corso, invita le autorità bielorusse a fermarla, ad aderire agli impegni e agli obblighi internazionali in seno all’Onu e all’Osce e a rispettare infine i diritti umani e le libertà fondamentali della propria popolazione. L’Ue continua a sostenere la popolazione della Bielorussia e continuerà a sostenere la sua società civile, compresi i media indipendenti e liberi”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome