Bio-on soffre nel semestrale, dimezza il valore in Borsa. Astorri: “Lottiamo”

A rendere tutto più complicato, secondo la ricostruzione dell’imprenditore, è stato però il duro botta e risposta estivo con il fondo Quintessential

Bio-on (sito ufficiale)

MILANO – Giornata complicata in Borsa per Bio-on, che dopo aver presentato una semestrale in perdita di 10,1 milioni di euro rimane per quasi tutta la seduta in asta di volatilità, andando infine a chiudere con un rosso del 47,92% a 10 euro.

Bio-on crolla a Piazza Affari

“Sono ovviamente molto dispiaciuto per questa situazione, ma abbiamo voluto illustrare trasparentemente agli investitori la nostra strategia”, commenta a metà giornata il fondatore e amministratore delegato della società bolognese delle microplastiche biodegradabili. Spiegando come l’obiettivo sia quello di rallentare le attività di licenza disegnate così come sono oggi, nell’ottica di generare maggior valore con un nuovo modello di sviluppo dell’attività produttiva diretta, pensato come “un salto di qualità”.

A rendere tutto più complicato, secondo la ricostruzione dell’imprenditore, è stato però il duro botta e risposta estivo con il fondo Quintessential. Che ha attaccato Bio-on su più fronti – da quello della tecnologia a quello dei conti – generando “ritardi e fatica”.

La lotta dell’azienda

L’azienda bolognese “sta lottando”, assicura comunque Astorri. Il 25 settembre, successivamente quindi alla chiusura del semestre, ha stipulato un contratto di licenza esclusiva dei diritti di sfruttamento produttivo e commerciale della tecnologia Pha nel settore beverage della durata di 30 anni. A fronte di un corrispettivo pari a euro 10 milioni di euro che saranno interamente contabilizzati nel 2019. E il cui incasso avverrà in due tranche, una entro la fine dell’anno (pari a 1 milioni) e una entro la fine del 2020 (pari a 9 milioni).

Le stime

Motivo per cui – pur rivedendo le stime – la previsione è quella di mantenere sull’anno almeno i valori del 2018. Chiudendo con almeno 20 milioni di euro di ricavi netti provenienti da terzi e un Ebitda positivo di circa 8 milioni di euro. La società ha inoltre deliberato di iniziare i lavori per la redazione di un nuovo piano industriale per il periodo 2020-2024. E sta analizzando l’ipotesi di avviare le procedure per il translisting dal mercato Aim Italia al segmento Star.

(LaPresse/di Marco Valsecchi)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome