CARACAS– Il governo del presidente venezuelano Nicolas Maduro e l’opposizione si accusano reciprocamente del gigantesco blackout del 7 marzo, che ha paralizzato il Paese. Maduro parla di un “attacco informatico”, l’oppositore Juan Guaido di “negligenza” e “corruzione”. Mentre le comunicazioni vengono ripristinate a Caracas, il governo ha dichiarato martedì il ripristino della corrente elettrica nella maggior parte delle regioni. Fatta eccezione per zone a ovest e nel centro.
Guerra elettrica, Maduro e Guaido si accusano a vicenda
Maduro ha proclamato la “vittoria” nella “guerra elettrica” che ha detto essere stata lanciata dagli Stati Uniti, con la complicità dell’opposizione. Ha annunciato anche la creazione di una “commissione d’inchiesta presidenziale”. E con cui solleciterà “l’aiuto di Onu, Cina, Russia, Cina, Iran, Cuba, Paesi che hanno grande esperienza di attacchi informatici”.
Guaido, presidente ad interim autoproclamato e riconosciuto da una 50ina di Paesi, davanti a una folla di sostenitori a Caracas ha promesso di far “uscire il Venezuela dalla penombra, molto velocemente”. Accusando il governo di Caracas di aver causato il blackout con la cattiva gestione delle infrastrutture e la corruzione.
La procura ha aperto un’inchiesta contro il leader dell’opposizione
Dopo aver visitato varie parti della città, nel quartiere popolare di Petare ha promesso: “Ho bisogno di un ufficio per” occuparmi del Paese, “ed è a Miraflores” nel palazzo presidenziale. Martedì la tensione tra Maduro e Guaido si è alzata ulteriormente. Quando la procura ha aperto un’inchiesta contro Guaido “per il suo presunto coinvolgimento nel sabotaggio del sistema elettrico”.
Venezuela, il Parlamento ha votato lo stato d’allerta
Prima, lunedì, su proposta dell’oppositore, il Parlamento aveva votato lo stato d’allerta (preludio dello stato d’emergenza), con l’obiettivo di far entrare gli aiuti umanitari stranieri. La giornata di martedì ha visto anche l’arresto del giornalista e difensore dei diritti umani Luis Carlos Diaz, poi rilasciato. È stato accusato di essere legato ad attacchi al sistema elettrico, senza essere incriminato, secondo la famiglia.
(LaPresse/AFP)