CASERTA – Blitz all’alba. L’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha portato all’esecuzione di numerose misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta su presunti legami tra imprenditoria, politica e criminalità organizzata nella gestione di appalti pubblici. Il provvedimento del Gip Marrone del Tribunale di Napoli arriva a oltre tre mesi e mezzo dalla richiesta avanzata dal pubblico ministero Maurizio Giordano e riguarda un presunto sistema di condizionamento politico-mafioso per l’assegnazione di gare nel settore dei rifiuti e nelle attività di sanificazione delle ASL di Caserta e Benevento.
Escono fuori i primi nomi dell’operazione. Il sindaco di Arienzo Giuseppe Guida è stato posto agli arresti domiciliari. Nel mirino figurano Nicola Ferraro, imprenditore originario di Casal di Principe, già consigliere regionale e con precedenti condanne per reati di camorra, e l’imprenditore Ilario, titolare di una società attiva nei servizi ambientali. Secondo le accuse, la sua azienda avrebbe beneficiato di favoritismi negli appalti in diversi Comuni, ricambiando con tangenti e altre utilità destinate a esponenti politici e funzionari compiacenti.
Non tutte le richieste della Dda, però, sono state accolte: il Gip ha respinto la misura cautelare per Luigi Bosco, ex consigliere regionale e attuale coordinatore campano di Azione, per il quale il pubblico ministero aveva proposto i domiciliari. Bosco resta dunque a piede libero.