NAPOLI – Un blitz dei carabinieri in via Camillo de Meis per bloccare il ras Domenico Amitrano. Un guizzo all’alba, dopo una soffiata.
Il 47enne è ricercato dalle forze dell’ordine: sfuggito alla maxi operazione del 28 novembre. Già quella mattina le pattuglie blindarono l’intero rione De Gasperi, ma non lo trovarono. Sospettano che da qui non si sia mai mosso.
Il blitz dei carabinieri
Ieri lo hanno fermato le teste di cuoio con una incursione lampo in un appartamento nelle palazzine popolari. “Avanti, siamo carabinieri”, l’urlo che dà la carica. Sfondano una porta blindata in cinque secondi. Presi dall’impeto stanno per abbattere anche la seconda, che però è aperta. Nella stanza trovano Amitrano. Non oppone resistenza agli specialisti del Ninv di Torre Annunziata. Lo accompagnano in caserma. Qui gli notificano l’ordinanza cautelare, già consegnata ad altre 65 persone, ritenute vicine al cartello De Luca Bossa-Minichini-Rinaldi.
Le accuse
Secondo la Procura, si era avvicinato ai De Luca Bossa dopo essere uscito dal carcere l’11 agosto 2018. Di lui parla il collaboratore di giustizia Tommaso Schisa: lo indica come uomo di punta al rione De Gasperi. Sempre nell’ordinanza gli inquirenti riportano (per avvalorare la tesi) una sentenza del luglio 2021 per una tentata estorsione al titolare di una concessionaria a Pollena Trocchia, insieme a Giuseppe De Luca Bossa (tra settembre e ottobre 2020). Due mesi fa era stato scarcerato insieme a Giuseppe De Luca Bossa, fratello di Antonio, detto ’o sicc. Insomma oggi le forze dell’ordine considerano Amitrano un ex Sarno, vicino ai De Luca Bossa, che hanno il quartier generale al rione Lotto 0. Classe 1975, soprannominato ’o pop. Il cugino Luigi Amitrano fu ucciso con un’autobomba 15 anni fa: ma il vero obiettivo era lo zio boss Vincenzo Sarno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA