Bocciatura per la Tav Torino-Lione, Toninelli prende tempo. Salvini: si vada avanti

L'analisi costi-benefici rileva uno svantaggio, ma il vicepremier spinge per la realizzazione del progetto

Matteo Salvini nella redazione di Cronache di

TORINO – Una gatta da pelare grande almeno quanto una tigre. Parliamo delle grandi opere, in particolare della Tav. Il documento di valutazione costi-benefici del gruppo di esperti guidato dal professor Marco Ponti commissionato dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli è arrivato. Ed è una bocciatura secca. L’analisi, in soldoni, è questa: da un punto di vista tecnico, il completamento dell’opera è considerato non vantaggioso. La decisione ora spetterà al governo, ma la questione Tav rischia di essere una bomba ad orologeria sotto le poltrone dell’esecutivo. I 5 Stelle sono da sempre, e teoricamente rimangono contrari al completamento dell’opera. La Lega, ed in particolare Matteo Salvini, invece no. La bocciatura tecnica apre un grande squarcio tra le due forze. I 5 Stelle si trovano in una posizione complicata: sarà difficile ora una giravolta che gli consenta di dire “continuiamo con la Tav”, mentre Salvini rilancia: “Sono per un paese che va avanti“.

Tav svantaggiosa, ma Toninelli prende tempo

L’analisi costi-benefici è arrivata ed è una bocciatura. Ma la questione è molto più complessa. Perché all’analisi tecnica va aggiunta quella giuridica. Ovvero: l’eventuale stop alla costruzione della Tav in Piemonte sarà soggetta alle famose penali di 2 miliardi di euro? Probabile. In quel caso difficile fermare i lavori (che tra l’altro coinvolgono circa 1000 operai). Ma da un punto di vista politico sarà difficilissimo per i 5 Stelle spiegare ai propri elettori che, nonostante l’analisi costi benefici sia svantaggiosa, il governo del cambiamento non fermerà i cantieri come promesso per anni dai pentastellati. E’ una questione che provoca non poco imbarazzo. Tanto è vero che dal ministero guidato da Toninelli frenano e raffreddano gli entusiasmi a 5 stelle. “Il documento del professor Ponti è una bozza preliminare. Ed è allo studio della Struttura tecnica di missione del ministero per un vaglio di conformità rispetto alle deleghe affidate”. E in più: “Le analisi tecnico-economiche e l’analisi giuridica andranno condivise con la Francia, con l’Ue e in seno al governo”.

Salvini pensa al referendum sulla Tav: “Io sono per un paese che va avanti”

La frenata di Toninelli, tra le varie cose, potrebbe essere dovuta alle dichiarazioni in merito di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio si è detto favorevole al proseguimento dei lavori. Ed in più ha lanciato l’ipotesi di “un referendum” per far scegliere i cittadini. Insomma, una eventuale ‘chiamata alle urne’ del popolo Si-Tav che potrebbe rompere gli ingranaggi già arrugginiti del Movimento sulla questione.

Chiamparino e Confindustria: “Il governo ci faccia sapere in fretta cosa fare”

Sollecitazioni a “far presto” sono arrivate dal presidente del Piemonte Sergio Chiamparino e da Confindustria. “A questo punto non c’è più alcuna ragione per differire una decisione: il governo ci faccia sapere in fretta cosa intende fare“, afferma il governatore Pd che sabato prenderà parte al flash mob Si Tav. La stessa Confindustria piemontese ha chiesto al governo di rivelare i risultati, ricordando che la decisione finale “deve essere di carattere politico e strategico e guardare ai benefici che porterà al territorio per i prossimi 100 anni e al ruolo che si vuole assegnare al trasporto su rotaia”. 

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