ROMA – Anche Singapore decide di fermare i Boeing 737 Max sia in entrata che in uscita dal Paese in seguito ai due incidenti occorsi ad aerei di questo tipo. Intanto il costruttore ha annunciato che procederà ad un aggiornamento del software dell’intera flotta dei 737 Max 8: l’annuncio dopo che la Fedaral Aviation Administration statunitense era intenzionata a chiedere alcuni cambiamenti riguardanti l’aereo entro aprile.
La scatola nera
Recuperata anche la seconda scatola nera: i dispositivi trovati sono in particolare il “registratore di voce della cabina di pilotaggio ed il registratore digitale dei dati di volo”. E arrivano i primi stop a terra dei Boeing 737 Max: oltre all’Ethiopian, decisione analoga dalla Cina e dall’Indonesia, così come da Cayman Airways. Si attiva l’agenzia europea sicurezza aerea (Easa) con un monitoraggio, ‘ma è presto per decidere’. Il gruppo Usa affonda a Wall street, -12,80% il calo maggiore dal 2001.
Roma apre il fascicolo
La Procura di Roma ha aperto intanto un fascicolo di indagine in relazione alla morte degli italiani. Il procedimento, coordinato dal procuratore Giuseppe Pignatone, è al momento senza indagati e ipotesi di reato. Nello schianto, poco dopo il decollo da Addis Abeba, hanno perso la vita l’archeologo siciliano Sebastiano Tusa, il presidente dell’Ong Link 2007, Paolo Dieci, alcuni appartenenti a una onlus di Bergamo e due ragazze impegnate nel programma alimentare mondiale dell’Onu.
Il comunicato
Ethiopian Airlines ha bloccato tutti gli aerei Boeing 737 Max, cioè quelli dello stesso modello precipitato 6 minuti dopo il decollo. “A seguito del tragico incidente del 10 marzo – si legge in un tweet della compagnia aerea – Ethiopian Airlines ha deciso di tenere a terra tutti i Boeing 737 Max. Non si conoscono ancora le cause della sciagura – prosegue la nota – e la decisione è presa in via precauzionale. La compagnia – conclude il comunicato – diffonderà ulteriori informazioni non appena disponibili”.
Indaga anche la Corea del Sud
Anche la Corea del Sud ha intanto lanciato una indagine ‘precauzionale’ sul Boeing 737 Max 8. Un team di 4 tecnici ha visitato la Eastar Jet, compagnia locale low cost, avviando accertamenti sul pilota automatico e altri sistemi. L’esame finirà venerdì e non ci sono al momento piani per tenere a terra i B737 Max, riferisce l’agenzia Yonhap.
Cina ed Etiopia: stop all’aereo
E le compagnie aeree cinesi hanno ricevuto l’ordine di sospendere l’uso del Boeing 737 Max: lo riporta la rivista finanziaria Caijing, citando fonti vicine a dossier in merito alla mossa della Civil Aviation Administration of China, l’Authority di settore. Anche la Cayman Airways ha deciso di lasciare a terra temporaneamente i suoi due Boeing 737 Max 8
Crollo in borsa
Giornata assai difficile per la Boeing, anche sulla Borsa americana. Mentre il mondo intero elabora il lutto per il disastro aereo di Addis Abeba, in cui hanno perso la vita tutte le 157 persone a bordo, e l’industria del volo si interroga sulle cause dell’incidente al 737 Max, il secondo caduto in pochi mesi, gli investitori sono corsi a vendere l’azione del colosso dei cieli. Già nella fase di pre-mercato erano arrivate indicazioni negative, poi con il via ufficiale agli scambi su Wall Street ieri il titolo è arrivato a perdere il 12 per cento. Per l’azienda americana si tratta del peggior calo dal 17 settembre 2001, quando riaprirono le contrattazioni borsistiche dopo gli attacchi terroristici al World Trade Center. Il titolo Boeing ha poi ricucito parte dello scivolone, tornando a un rosso intorno ai sette punti percentuali alla chiusura delle Borse europee. Questa mattina il calo è più contenuto.