MILANO – “Ho inaugurato a Verona l’esposizione ‘Progetto Fuoco’. Ancora una volta la fiera di Verona è sul pezzo: 800 espositori, di cui il 40% stranieri, 60mila visitatori previsti. In un periodo in cui si parla di sostenibilità e di autonomia energetica, qui si può trovare un’alternativa al caro-bollette”. Con queste parole il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è intervenuto all’apertura di una kermesse rimasta ferma, causa Covid, per 26 mesi.
La manifestazione, promossa da Piemmeti, è il punto di riferimento per il settore del riscaldamento a biomassa (stufe, caminetti, caldaie, barbecue e cucine a legna e pellet).
“Abbattere ancor di più le emissioni, aumentare l’efficienza e digitalizzare sono i temi portanti di questa edizione, tutti accomunati dalla spinta innovativa”, ha illustrato l’agenda Zaia.
“Ricordo – aggiunge il governatore del Veneto- che nel nostro Paese abbiamo 8,7 milioni di apparecchi e caldaie a biomasse: 8,4 milioni sono apparecchi domestici adibiti al riscaldamento, e 300 mila sono caldaie. In particolare gli apparecchi alimentati a legna da ardere sono 6,6 milioni, mentre quelli alimentati a pellet sono 2,3 milioni. C’è grande fermento in questo settore che, con la concomitante crisi del gas, può essere una fondamentale alternativa sostenibile nella direzione che auspico da tempo, quella dell’autonomia energetica, dato che non è più possibile che il 38% delle forniture di metano arrivi da un solo Paese, la Russia”.
“In questo senso – ha concluso il presidente del Veneto – auspico una revisione delle priorità di investimenti del Pnrr: va bene abbellire un borgo, ma dobbiamo fare in modo che i cittadini rimangano a vivere nel borgo. E con certe bollette non facciamo un servizio ai cittadini di quel borgo. Una stufa in ogni casa può essere una valida alternativa per pagare e inquinare di meno”.
LaPresse