BOLOGNA – Beni dal valore di 9 milioni di euro, comprendenti una villa di lusso, abitazioni, autorimesse, terreni e profitti aziendali di società del settore immobiliare e del commercio all’ingrosso di materie plastiche. È quanto è stato confiscato, tra le province di Milano, Rimini, Modena, Padova e Reggio Emilia, dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna a un’imprenditrice di 65 anni, originaria di Sasso Marconi in provincia di Bologna, e attualmente agli arresti domiciliari in una casa di cura in provincia di Como. Questa operazione della Guardia di Finanza, svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, ha fatto emergere una grande sproporzione tra i redditi dichiarati dalla donna, pressoché inesistenti, e il patrimonio effettivamente posseduto riconducibile comunque a lei o al suo nucleo familiare. La 65enne non è nuova a questo tipo di reati: negli ultimi 32 anni è stata protagonista in numerose vicende di natura penale come estorsione, minaccia, calunnia, falso ideologico e materiale, evasione ed elusione fiscale, truffa e bancarotta fraudolenta. Quest’ultimi vennero commessi, anche in forma associativa, tra l’Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana.
(LaPresse)