BOLOGNA – All’inizio di giugno, una 30enne ha denunciato formalmente per atti persecutori l’ex fidanzato 33enne alla questura di Bologna e a seguito delle sue testimonianze, su richiesta del pubblico ministero titolare delle indagini, il giudice per le indagini preliminari ha emanato, con urgenza, un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Secondo quanto ricostruito, i due avevano avuto una breve relazione nel 2020, al termine della quale l’uomo, non accettando la decisione della ex partner di porre fine alla frequentazione, aveva iniziato ad adottare comportamenti persecutori nei suoi confronti, con telefonate continue, invio di messaggi con richieste di incontro, con due episodi di violazione del domicilio e uno di aggressione fisica. La donna, in quella circostanza, aveva già sporto denuncia formale, con attivazione del protocollo Codice rosso e con la conseguente emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento e nel 2021 la vicenda si era conclusa con una sentenza di condanna nei confronti dell’uomo, a seguito di patteggiamento. Nonostante la condanna, secondo quanto riportato dalla vittima e da diversi testimoni, dall’aprile 2022, l’uomo avrebbe ripreso i suoi comportamenti persecutori, sostando continuamente sotto casa sua, a Bologna, e tentando in ogni modo di mettersi in contatto con lei e con il nuovo compagno. La 30enne, spaventata dal susseguirsi di nuovi episodi, ha quindi formalizzato la sua denuncia in questura, con l’attivazione del protocollo Codice rosso.
(LaPresse)