Bologna, pesca di frodo a Malalbergo: tre denunciati

Foto LaPresse - Claudio Furlan

MILANO – Bologna, pesca di frodo a Malalbergo: tre denunciati. I carabinieri della stazione di Malalbergo, nel Bolognese, hanno denunciato tre rumeni. Per concorso in bracconaggio ittico in acque interne e maltrattamento di animali.

È successo questa notte, quando i militari hanno sorpreso tre soggetti a bordo di un natante che stava navigando all’interno del Canale della Botte. Invitati a raggiungere la sponda, i tre sono identificati in due uomini e una donna. Rispettivamente di 42, 51 e 39 anni. Durante l’ispezione del natante è emerso che i tre rumeni stavano pescando con un “elettrostorditore”. CIoè uno strumento costituito da una batteria collegata a un amplificatore d’intensità che una volta immerso in acqua attraverso due cavi, uno positivo e uno negativo, è in grado di rilasciare scariche violentissime. Provocando lo stordimento o la morte istantanea dei pesci che si trovano nell’area interessata.

L’apparecchiatura è sotto sequestro unitamente a un centinaio di pesci, tra cui “Siluri”, “Carpe” e “Lucci”. Alcuni esemplari del peso di 40 kg. Che i tre bracconieri avevano già issato a bordo e soffocato barbaramente con delle buste di plastica. Altri esemplari di pesci ancora in vita, sono liberati subito. I carabinieri della Stazione di Malalbergo hanno sequestrato anche una Fiat Palio SW che i tre malviventi avevano utilizzato per raggiungere la sponda. E prepararsi alla pesca di frodo, il cui provento sarebbe stato venduto al prezzo di 0,50/1,80 euro/kg ai gestori orientali di alcuni esercizi pubblici di Bologna.

(LaPresse)

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