MILANO – Una frode nel settore dei prodotti petroliferi per oltre 25 milioni di euro, tra imposte evase e sanzioni, è stata scoperta dal Nucleo operativo accise di concerto con l’Ufficio Antifrode dell’Emilia Romagna e l’Ufficio delle Dogane di Bologna. L’indagine era partita dopo che nell’ambito dell’analisi dei rischi era emersa la figura di un trader, con licenza rilasciata in provincia di Napoli e sede secondaria in provincia di Bologna, con ulteriori unità locali nelle province di Catania, Grosseto e Napoli, il quale operava in violazione delle prescrizioni stabilite dalla normativa vigente. Dai controlli è poi emerso che il trader si interponeva, fittiziamente, tra un deposito fiscale straniero e un deposito commerciale italiano commercializzando il relativo prodotto sottocosto rispetto alla media dei prezzi del mercato energetico abusando, quindi, della qualifica rilasciata. L’incrocio documentale tra i contratti posti in essere, i documenti elettronici a scorta del prodotto emessi dal deposito fiscale straniero e giunti al deposito commerciale italiano e la contabilità fiscale del trader hanno condotto gli operanti a contestare maggiori diritti accertati e sanzioni connesse per più di 25 milioni di Euro. In corso ulteriori analisi al fine di verificare la presenza di altri soggetti coinvolti.
(LaPresse)