I carabinieri della Compagnia di Bressanone hanno arrestato per resistenza e denunciato per lesioni personali nei confronti dell’ex datore di lavoro un trentunenne albanese. Il giovane straniero, in stato evidente di ebbrezza alcolica, si era recato presso la ditta di costruzioni presso la quale aveva lavorato, nella zona industriale di Bressanone, e, accampando motivazioni collegate con il suo precedente impiego e relativo denaro che non gli era stato consegnato, si è accanito contro il suo precedente datore di lavoro, aggredendolo in modo violento con pugni e calci. La furia del soggetto colpiva anche gli arredi e le strutture della ditta, danneggiate in modo significativo. I Carabinieri, informati di quanto stava accadendo da una pattuglia della Polizia Locale di Bressanone presente sul posto e che stava cercando di gestire la situazione, sono immediatamente intervenuti e, dando man forte agli agenti della Città Vescovile, hanno provveduto a bloccare il soggetto, che, a quel punto, ha iniziato a inveire anche contro di loro mentre continuava a minacciare di morte le persone presenti. Terminato senza esito l’ultimo tentativo di liberarsi dalla presa dei militari il giovane albanese è stato condotto in caserma e calmato, per poi essere dichiarato in arresto e condotto presso il carcere di Bolzano.
Ai sensi delle vigenti norme, ovviamente allo stesso è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a quando non ne sia stata legalmente provata la colpevolezza con una sentenza irrevocabile (Direttiva 2016/343/UE).Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto, disponendo la misura cautelare – inizialmente custodia in carcere, poi sostituita con gli arresti domiciliari in provincia di Treviso ove l’indagato ora dimora – a seguito di patteggiamento concordato.
(LaPresse)