KIEV – Bomba su scuola a Lugansk, uccisi 60 civili. La denuncia del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres tramite il suo portavoce ha spiegato che “i civili e le infrastrutture civili devono essere sempre risparmiati in tempo di guerra: l’attacco ci ricorda ancora una volta che in questa guerra, come in tanti conflitti, sono i civili a pagare il prezzo più alto”.
La ricorrenza
E in occasione del 9 maggio, ricorrenza della vittoria della Russia sulla Germania nazista il consulente dei principali partiti russi e direttore del Centro ricerche sulle élite politiche presso l’Università delle relazioni internazionali di Mosca Evghenii Minchenko ha sottolineato: “Non riesco a essere felice. Che festa può essere, quando dei russi uccidono altri russi, quando nipoti e pronipoti dei reduci della Grande guerra patriottica si ammazzano tra loro? È comunque una grande tragedia, e non so quali parole potranno mai spiegare quel che sta avvenendo”. Minchenko ha poi spiegato che spiega “per Putin il 9 maggio rappresenta una storia profondamente personale. Suo padre combatté e rimase invalido durante la guerra contro il nazifascismo. Suo fratello maggiore morì piccolissimo durante l’assedio di Leningrado. La storia della sua famiglia è legata a quell’evento, con un bilancio molto pesante. Si tratta di una ricorrenza profondamente intima”.
Piano saltato
Secondo Alexei Navalny braccio destro di Leonid Volkov, “Putin non è uno stratega, è un tattico, aveva un piano che è saltato e quindi ci sarà una guerra di logoramento, lunga, senza particolari cambiamenti. Non credo che ci sarà una mobilitazione generale o una guerra atomica. Il conflitto in Ucraina potrebbe durare molti mesi o anni, Putin non è pronto a riconoscere la disfatta e le perdite. Dobbiamo puntare – ha aggiunto – sul cambiamento dell’umore dei russi, che sono disillusi, e sul fatto che ci sono molte preoccupazioni all’interno dell’élite. Questo potrebbe diventare un fattore decisivo per la fine della guerra”.
La carenza di scorte belliche
Il ministero della Difesa del Regno Unito, Ben Wallace ha spiegato nel consueto aggiornamento dell’intelligence che “l’offensiva russa sull’Ucraina sta evidenziando carenze nella sua capacità di condurre attacchi di precisione su larga scala. All’inizio dell’invasione, la Russia ha pubblicamente promosso la sua capacità di condurre attacchi chirurgici e limitare i danni collaterali, assicurando che le città ucraine sarebbero state quindi risparmiate dai bombardamenti. Tuttavia – ha continuato – dato il protrarsi del conflitto al di là delle aspettative russe, è probabile che le scorte russe di munizioni ad alta di precisione siano state esaurite, causando il ricorso all’uso di munizioni obsolete e meno affidabili, oltre che più facilmente intercettabili. In generale il risultato si traduce in bombardamenti intensi e indiscriminati, con poca o nessuna considerazione per le vittime civili”.
Rapporti più stretti
E il primo ministro canadese Justin Trudeau ha concordato con Volodymyr Zelensky di incrementare la cooperazione tra i due Paesi: “Gli occupanti russi – ha detto il presidente l’ucraino – hanno lasciato dietro di loro migliaia di mine, migliaia di trappole esplosive e granate che minacciano la nostra gente, i nostri bambini. E oggi abbiamo concordato di stabilire la massima cooperazione su questo, in modo che non restino in Ucraina ‘zone di esclusione’, in cui non si può entrare per il rischio di mine russe”. Zelensky ha poi aggiunto che “la delegazione canadese ha avuto la possibilità di visitare i sobborghi di Kiev e di vedere con i propri occhi la distruzione lasciata dai russi”.