NAPOLI – A 24 ore dalla passeggiata antiracket del prefetto, che ha consegnato volantini ai commercianti al corso Secondigliano per spingerli a denunciare il racket, ieri notte una bomba ha devastato una pizzeria in viale IV Aprile nel quartiere San Pietro a Patierno. Danneggiate la saracinesca e una parte degli arredi interni. I poliziotti della Volante del commissariato Secondigliano sono intervenuti alle 2 di notte. La strada era deserta. Negli stessi minuti gli esperti della polizia scientifica hanno avviato i rilievi. Battono la pista del raid intimidatorio e non escludono il racket. Questa zona è controllata dal clan della Vanella Grassi, tra le cosche più agguerrite e in forte espansione. Il boato, nel cuore della notte, aveva svegliato l’intero isolato: l’attività commerciale è al piano terra di una strada densamente abitata e la struttura si trova accanto ai condomini. La polizia spiega che si tratta di un ordigno artigianale piazzato all’esterno, a ridosso delle mura e dell’ingresso. In quel momento l’attività era chiusa e la strada deserta. Nel pomeriggio precedente c’era stata la passeggiata antiracket organizzata dalla FAI (Federazione di associazioni antiracket e antiusura), a cui avevano preso parte i rappresentati delle associazioni e delle istituzioni: il prefetto, l’assessore comunale ed ex questore Antonio De Jesu, i presidenti FAI Rosario Orlando (Campania) e Paolo Serpico (sezione Secondigliano).
Intanto il prefetto Michele di Bari ha disposto l’immediata intensificazione dei servizi di controllo e vigilanza del quartiere. Di Bari esprime “la più ferma condanna” per l’episodio e “ringrazia gli agenti della questura tempestivamente intervenuti” ribadendo “la piena fiducia nelle forze di polizia e nell’autorità giudiziaria affinché possano essere individuati i responsabili dell’atto criminoso” e rinnovando “l’invito ai cittadini e agli operatori economici a denunciare qualsiasi episodio intimidatorio”. L’ex consigliere della settima Municipalità Mauro Marotta è andato sul posto e spiega che è stato “da Enzo per portargli la solidarietà. Enzo è il titolare della Pizzeria Passione Culinaria che, solo la sera precedente, aveva aperto i battenti, ha subito un attentato dinamitardo”. Quindi taglia corto: “È inaccettabile che, chi si impegna da mattina a sera per avviare un’attività lavorativa nel nostro quartiere, possa subire un gesto così vile. Enzo ha bisogno della solidarietà di tutti noi così come noi abbiamo bisogno di lavoratori come lui, disposti a non abbassare la testa di fronte alla prepotenza ed all’arroganza di chi crede che sia possibile vivere succhiando sangue alla brava gente”.




















