ROMA – “Diciamolo senza giri di parole: il messaggio per cui il governo starebbe scarcerando i mafiosi non è semplicemente fuorviante: è totalmente e inequivocabilmente falso”. Come correttamente sottolineano gli interroganti, nel decreto-legge Cura Italia i mafiosi vengono esplicitamente esclusi dall’accesso alla detenzione domiciliare”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel corso del question time alla Camera. “Non bisogna comunque rimanere inerti. Come è noto, il Consiglio dei ministri, con molta probabilità questa sera, approverà un decreto legge che stabilisce per questo tipo di scarcerazioni che debbano essere obbligatoriamente acquisiti il parere della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e delle direzioni distrettuali Antimafia e Antiterrorismo. Il governo risponde con i fatti, e sia chiaro che non si tratta di sfiducia nei confronti dei giudici di sorveglianza che meritano rispetto e che in generale stanno facendo un lavoro importantissimo con grande sacrificio personale e impiego di energie. Si fa semplicemente in modo che il giudice abbia un quadro chiaro e completo della pericolosità del soggetto”.
Il messaggio
“Chiariamolo subito: la lotta alle mafie è una cosa seria e stiamo parlando di fatti allarmanti da analizzare e su cui nell’ambito delle proprie competenze non si può e non si deve rimanere inerti, informando però contestualmente e correttamente i cittadini sulla reale natura della questione”.
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Bonafede: “Il Governo non scarcera i mafiosi, è un messaggio falso”
"Diciamolo senza giri di parole: il messaggio per cui il governo starebbe scarcerando i mafiosi non è semplicemente fuorviante: è totalmente e inequivocabilmente falso".